Borse Europa partono con il piede giusto in una seduta povera di spunti
Le principali borse europee iniziano la seduta in territorio positivo, dopo il rimbalzo dei tecnologici ieri a Wall Street e in attesa degli appuntamenti chiave di questa settimana.
Panoramica sull’apertura delle Borse del 26 giugno 2024
Indici Europa e Italia
L’indice Euro Stoxx 50 si trova dopo pochi minuti di scambi in progresso dello 0,5%, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib mostra al momento un riazo dello 0,2% in area 33.700 punti.
Positivi anche il Dax tedesco (+0,6%), il Cac40 francese (+0,5%) e l’Ibex35 spagnolo (+0,3%).
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari, acquisti in particolare su Saipem, Leonardo, Bca Pop Sondrio.
Al contrario, le vendite colpiscono soprattutto Stellantis, Hera e Snam.
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Obbligazioni e Spread Btp/Bund
Sull’obbligazionario, lo Spread Btp/Bund con il decennale italiano in calo al 3,92% e il benchmark tedesco al 2,42%.
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Forex, Commodity e Cripto
Sul Forex, euro/dollaro sempre in area 1,07 mentre il dollaro/yen si avvicina alla soglia psicologica di 160, suscitando ipotesi su un potenziale intervento delle autorità giapponesi. In rafforzamento il dollaro australiano dopo i dati superiori alle attese sull’inflazione, facendo presagire un nuovo rialzo dei tassi della banca centrale locale.
Tra le materie prime, il petrolio Brent poco sotto gli 85 dollari al barile in attesa dei dati settimanali sulle scorte statunitensi.
L’oro viaggia in area 2.310 dollari l’oncia.
Bitcoin scambia a 61.500 dollari.
L’agenda degli eventi
Si preannuncia un’altra seduta con pochi spunti macroeconomici. In programma i soli dati sulle vendite di case negli Usa, dopo il calo della fiducia dei consumatori emerso ieri, in uno scenario di prospettive più modeste per quanto riguarda le condizioni commerciali, il mercato del lavoro e i redditi.
Sul fronte della politica monetaria, Michelle Bowman della Fed ha affermato di vedere una serie di rischi al rialzo per le prospettive di inflazione e ha ribadito la necessità di mantenere elevati i tassi di interesse per un certo periodo. La sua collega Lisa Cook ha invece dichiarato che sarà opportuno ridurre il costo del denaro “ad un certo punto”, aggiungendo che si aspetta un miglioramento graduale dell’inflazione quest’anno.
In Europa, il membro della Bce Olli Rehn ha definito “ragionevole” l’aspettativa di altri due tagli dei tassi da qui a fine anno.
Il tutto, in attesa del dato di venerdì sul core Pce, l’indicatore dei prezzi preferito della Fed, e del primo turno elettorale in Francia, in programma domenica.