Sul Forex, il cambio euro/dollaro resta poco sotto quota 1,05 mentre il dollaro/yen si attesta a 154,7 con lo yen sostenuto dai dati sull’inflazione, oltre il 2%, che fanno presagire aumenti dei tassi in vista.
Borse Europa partono con il piede giusto in attesa dell’uscita degli indici Pmi
Le principali Borse europee aprono la seduta odierna con tonicità, in attesa dei dati di novembre sul manifatturiero e sui servizi.
Panoramica sull’apertura delle Borse del 22 novembre 2024
Indici Europa e Italia
L’indice Euro Stoxx 50 si trova dopo pochi minuti di scambi in avanzo dello 0,8%, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib segna al momento un rialzo dello 0,6% in area 33.500 punti.
Positivi anche il Dax tedesco (+0,7%), il Cac40 francese (+0,6%) e l’Ibex35 spagnolo (+0,5%).
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari, acquisti in particolare su Stmicroelectronics, Unipol e Brunello Cucinelli.
Al contrario, le vendite colpiscono soprattutto Leonardo.
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Obbligazioni e Spread Btp/Bund
Sull’obbligazionario, lo Spread Btp/Bund con il decennale italiano intorno al 3,57% e il benchmark tedesco al 2,33%.
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Forex, Commodity e Cripto
Tra le materie prime, il petrolio Brent a 74,7 dollari al barile.
L’oro viaggia in area 2.700 dollari l’oncia, in scia alle tensioni geopolitiche in Ucraina.
Fra le criptovalute, Bitcoin viaggia a 99.000 dollari.
L’agenda degli eventi
In mattinata, riflettori puntati sugli indici Pmi europei, che forniranno alla Bce indicazioni utili per valutare la traiettoria di crescita della regione e valutare il ritmo con cui tagliare i tassi di interesse nelle prossime riunioni. In programma nel corso della giornata anche gli interventi di diversi esponenti della banca centrale: Lagarde, Centeno, Nagel, Villeroy e Schnabel.
Intanto, le vendite al dettaglio del Regno Unito sono diminuite oltre le attese a ottobre (-0,7% m/m) mentre il Pil finale del terzo trimestre in Germania è stato rivisto al ribasso a +0,1% (dal precedente +0,2%). Negli Usa, focus sui Pmi e sull’indice di fiducia dei consumatori dell’Università del Michigan.
La trimestrale di Nvidia è stata accolta in maniera ambigua dai mercati, nonostante risultati e previsioni superiori alle stime, ma gli utili del colosso statunitense hanno contribuito a sostenere le azioni dei produttori di chip in Asia.