Borse Europa partono con il piede giusto dopo i record di Wall Street
Le principali borse europee iniziano positive l’ultima seduta della settimana, all’indomani del nuovo record dell’S&P 500 e con il Nikkei vicino al suo massimo storico dal 1989.
Per quanto riguarda l’Asia, i mercati cinesi resteranno chiusi anche oggi per la celebrazione del capodanno lunare.
Panoramica sull’apertura delle Borse del 16 febbraio 2024
Indici Europa e Italia
L’indice Euro Stoxx 50 si trova dopo pochi minuti di scambi in rialzo dello 0,5%, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib mostra al momento un progresso dello 0,5% in area 31.800 punti.
Positivi anche il Dax tedesco (+0,5%), il Cac40 francese (+0,6%) e l’Ibex35 spagnolo (+0,2%).
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari, acquisti in particolare su Stellantis, ancora sostenuta dalle indicazioni della trimestrale, Tenaris e Brunello Cucinelli.
Si segnala anche Unipol che è stato sospeso per eccesso di rialzo dopo i conti del 2023 che si è chiuso con un utile netto consolidato pari a 1.331 milioni di euro. Approvato anche il progetto di razionalizzazione societaria del Gruppo Unipol da realizzarsi mediante la fusione per incorporazione di UnipolSai in Unipol Gruppo.
Al contrario, le vendite colpiscono soprattutto Eni dopo i conti. Il colosso dell’oil & gas ha chiuso il 2023 con un utile netto in flessione del 66% a 4,74 miliardi e un utile netto adjusted, ossia al netto delle poste non ricorrenti, in calo del 38% a 8,3 miliardi. Scivola in coda Pirelli e Saipem.
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Andamento Spread Btp / Bund
Sul fronte obbligazionario, lo Spread Btp/Bund resta poco sotto i 150 bp, con il rendimento del decennale italiano al 3,87% e quello del Bund al 2,38%, mentre i Treasury decennali Usa si attestano al 4,27%.
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Forex e Commodity
Sul Forex, l’euro/dollaro si staziona a 1,076, mentre il dollaro/yen resta sopra 150.
Tra le materie prime, ancora occhi puntati sul petrolio Brent che si attesta a 82,7 dollari al barile, ma anche sull’oro .
Gli eventi di oggi
Per quanto riguarda l’agenda macro, focus di giornata sui prezzi alla produzione negli Stati Uniti e l’indagine preliminare sulla fiducia dell’Università del Michigan per il mese febbraio.
Nel Regno Unito, a gennaio, le vendite al dettaglio sono aumentate del 3,4% su base mensile (+0,7% su base annua), più delle attese degli analisti.