Borse Europa partono con il piede giusto aspettando il job report Usa
Le principali borse europee partono con il segno più nel giorno dei dati americani sul mercato del lavoro.
Panoramica sull’apertura delle Borse del 3 maggio 2024
Indici Europa e Italia
L’indice Euro Stoxx 50 si trova dopo pochi minuti di scambi in rialzo dello 0,5%, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib mostra al momento un progresso dello 0,4% in area 33.800 punti.
Poco mossi il Dax tedesco (+0,3%), il Cac40 francese (+0,3%) e l’Ibex35 spagnolo (+0,1%).
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari, acquisti in particolare su Interpump Group, Brunello Cucinelli e Ferrari.
Al contrario, le vendite colpiscono soprattutto Iveco Group, Diasorin e Terna.
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Obbligazioni e Spread Btp/Bund
Sull’obbligazionario, Spread Btp/Bund, con il decennale italiano al 3,83% e il Bund al 2,53%, aspettando stasera il giudizio di Fitch sul rating dell’Italia (attualmente a “BBB” con outlook stabile).
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Forex, Commodity e Cripto
Sul Forex il cambio euro/dollaro scambia poco sopra quota 1,07 e il dollaro/yen si è ridimensionato a 153,3. La valuta giapponese si è allontanata dai minimi degli ultimi 34 anni rispetto al biglietto verde, dopo il sospetto intervento delle autorità giapponesi per sostenere la valuta locale.
Tra le materie prime, il petrolio Brent si muove intoro a 84 dollari al barile mentre l’oro si mantiene in area 2.300 dollari l’oncia.
Bitcoin scambia a 59.300 dollari.
L’agenda degli eventi
Focus di giornata sul job report in uscita alle 14:30 ore italiane, da cui si prevedono 240.000 nuovi occupati nel settore non agricolo e un tasso di disoccupazione stabile al 3,8%. In programma anche l’indice Ism Servizi e i numeri sulla disoccupazione in Italia e nella zona euro.
In settimana la Fed ha confermato i tassi e ha escluso altri aumenti, ma ha chiarito che in mancanza di progressi sull’inflazione il costo del denaro verrà mantenuto su livelli restrittivi.
Apple ha registrato un rialzo del 7% nel mercato after hours, grazie soprattutto all’annuncio di un piano di buyback da 110 miliardi di dollari, il più grande della sua storia. I risultati del secondo trimestre fiscale hanno battuto le modeste attese in termini di ricavi e utili, anche se le vendite di iPhone hanno subito una flessione del 10%.