Borse Europa partono all’insegna degli acquisti dopo il meeting Fed
Le principali borse europee aprono la seduta all’insegna degli acquisti, all’indomani della riunione della Fed e della chiusura in rialzo di Wall Street.
Panoramica sull’apertura delle Borse del 21 marzo 2024
Indici Europa e Italia
L’indice Euro Stoxx 50 si trova dopo pochi minuti di scambi in rialzo dell’1,1%, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib mostra al momento un progresso dello 0,6% in area 34.500 punti.
Tonici anche il Dax tedesco (+0,9%), il Cac40 francese (+0,7%) e l’Ibex35 spagnolo (+0,8%).
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari, acquisti in particolare su Stmicroelectronics, Amplifon e Stellantis.
Al contrario, le vendite colpiscono soprattutto su Nexi, Bca Pop Sondrio e Diasorin.
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Andamento Spread Btp / Bund
Sul fronte obbligazionario, lo Spread Btp/Bund con il rendimento del decennale italiano in calo al 3,69% e quello del Bund al 2,44%.
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Forex, Commodity e Cripto
Sul Forex, il cambio euro/dollaro è risalito a 1,093 e il dollaro/yen rimane poco mosso a 151,3 yen per dollaro.
Tra le materie prime, il petrolio Brent si attesta a 86,4 dollari al barile.
Bitcoin scambia a 63.000 dollari.
L’agenda degli eventi
Ieri la Fed ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli, ma non sono state prese decisioni in tal senso.
Oggi è in calendario la riunione della Bank of England, oltre al bollettino economico della Bce.
Gli analisti di Allianz Global Investors commentano:
La situazione monetaria del Regno Unito è simile a quella degli Stati Uniti: probabilmente la BoE inizierà a tagliare i tassi quest’anno, ma un annuncio in occasione della riunione di giovedì sembra prematuro. Oltre alla decisione della BoE, gli investitori britannici terranno d’occhio le vendite al dettaglio (domani).
Dall’agenda macro sono in programma gli indici Pmi dei principali Paesi europei e degli Usa, oltre ai dati americani su richieste di sussidi di disoccupazione, l’indice manifatturiero della Fed di Philadelphia, il leading index e e le vendite di case esistenti.