Borse Europa iniziano in ribasso dopo l’attacco di Israele all’Iran.
Le principali borse europee aprono in territorio negativo l’ultima seduta della settimana, dopo l’attacco di Israele all’Iran.
Panoramica sull’apertura delle Borse del 19 aprile 2024
Indici Europa e Italia
L’indice Euro Stoxx 50 si trova dopo pochi minuti di scambi in ribasso dell0 0,8%, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib mostra al momento un calo dello 0,9% in area 33.500 punti.
Negativi anche il Dax tedesco (-1%), il Cac40 francese (-0,6%) e l’Ibex35 spagnolo (-0,8%).
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari, acquisti solo su Amplifon.
Al contrario, le vendite colpiscono soprattutto Saipem, Moncler e Teanaris.
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Obbligazioni e Spread Btp/Bund
Sull’obbligazionario, il rendimento dei Treasury decennali si attesta al 4,58% e quello del biennale al 4,96%, in calo rispettivamente di 5 e 3bp.
Spread Btp/Bund con il decennale italiano al 3,88% e il Bund al 2,46%. Stasera a mercati chiusi l’agenzia S&P si pronuncerà sul rating dell’Italia.
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Forex, Commodity e Cripto
Sul Forex, il cambio euro/dollaro scambia a 1,065 e il dollaro/yen si attesta a 154,4.
Tra le materie prime, il petrolio Brent viaggia in area 88 dollari al barile e l’oro si mantiene in area 2.392 dollari l’oncia.
Bitcoin scambia a 64.700 dollari.
L’agenda degli eventi
L’azione militare di stamattina ha fatto scattare gli acquisti sul petrolio e sui beni rifugio, tra cui Treasury e dollaro. In seguito, l’attacco è stato ridimensionato, alleviando l’avversione al rischio sui mercati.
I mercati finanziari hanno vissuto una settimana difficile a causa delle crescenti tensioni in Medio Oriente e delle prime trimestrali statunitensi in chiaroscuro. Ieri Netflix ha riportato un primo trimestre solido, ma i dubbi sull’outlook e la decisione di non comunicare più i numeri sugli abbonati ogni tre mesi hanno innervosito gli investitori.
Sullo sfondo resta la politica monetaria, con la Fed sempre meno propensa a tagliare i tassi mentre dalla Bce giungono continui segnali di apertura per una riduzione dei costi di finanziamento a giugno.
Dall’agenda macro sono giunti i dati sui prezzi alla produzione tedeschi, superiori alle attese (+0,2% m/m e -2,9% a/a nel mese di marzo) e l’inflazione giapponese, al di sotto delle stime (2,7% annuo).