Sul Forex, cambio euro/dollaro è in area 1,1141.
Borse Europa iniziano caute la settimana
Le principali Borse europee aprono la prima seduta della settimana all’insegna della cautela. Gli investitori guardano ancora alla mossa della scorsa settimana della Federal Reserve (Fed), che ha tagliato per la prima volta in 4 anni il costo del denaro. Oggi sono attesi nuovi spunti macro, tra cui gli indici Pmi manifatturiero e servizi per le principali economie globali.
Panoramica sull’apertura delle Borse del 23 settembre 2024
Indici Europa e Italia
L’indice Euro Stoxx 50 si trova dopo pochi minuti di scambi in lieve rialzo dello 0,11%, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib è al momento al palo in area 33.737 punti.
Segno positivo per il Dax tedesco (+0,19%) e l’Ibex35 spagnolo (+0,27%), mentre arretra il Cac40 francese (-0,2%)
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari, acquisti in particolare su Telecom Italia, Hera e Snam.
Al contrario, le vendite non colpiscono soprattutto il comparto del lusso, con Brunello Cucinelli e Moncler nelle retrovie.
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Obbligazioni e Spread Btp/Bund
Sull’obbligazionario, lo Spread Btp/Bund con il decennale italiano al 3,48% e il benchmark tedesco al 2,16%.
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Forex, Commodity e Cripto
Tra le materie prime, il petrolio Brent è in lieve rialzo verso area 74 dollari al barile.
L’oro viaggia in area 2.646 dollari l’oncia.
Bitcoin scambia a 63.700 dollari.
L’agenda degli eventi
L’ultima settimana di settembre si apre con diversi spunti macro, tra cui in avvio gli indici Pmi manifatturiero e servizi per le principali economie globali in uscita oggi. A livello di banche centrali da monitorare il bollettino economico della Banca centrale europea (Bce), oltre agli interventi di Christine Lagarde e Jerome Powell. Tra i dati chiave dell’ottava il Pce Usa atteso al 2,3% dal precedente 2,5%.
“I mercati potrebbero vedere una settimana si assestamento dopo i dati delle scorse giornate, puntano ora al Pil Usa e al Pce, quest’ultimo un dato fondamentale per la Fed. Un Pil Usa previsto a conferma del 3% visto negli scorsi dati, un dato notoriamente ritardatario rispetto a inflazione e tasso di disoccupazione, mentre si attende il Pce di venerdí previsto al ribasso dal 2,5% al 2,4%. In sostanza, vedremo una settimana del tutto tecnica in attesa di questi dati che aprono la pista a dei dati ancor piú fondamentali che vedremo durante la prossima, ossia il tasos di disoccupazione e i Nfp previsti per il 4 ottobre”, David Pascucci, analista