Borse Europa iniziano caute la nuova ottava. La Bce si riunisce giovedì
Le principali borse europee aprono la prima seduta della settimana poco distanti dalla parità, dopo i cali di venerdì, mentre Wall Street ha guadagnato terreno dopo i dati sul mercato del lavoro più forti del previsto. Il focus è sugli appuntamenti chiave: il dato sull’inflazione Usa (mercoledì) e la riunione della Bce (giovedì).
Panoramica sull’apertura delle Borse del 8 aprile 2024
Indici Europa e Italia
L’indice Euro Stoxx 50 si trova dopo pochi minuti di scambi in rialzo dello 0,1%, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib mostra al momento un progresso dello 0,2% in area 34.000 punti.
Poco mossi anche il Dax tedesco (+0,3%), il Cac40 francese (+0,1%), mentre arretra l’Ibex35 spagnolo (-0,4%).
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari, acquisti in particolare su Diasorin, Pirelli e Interpump Group.
Al contrario, le vendite colpiscono soprattutto Amplifon, Eni e Brunello Cucinelli.
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Andamento Spread Btp / Bund
Sul fronte obbligazionario, lo Spread Btp/Bund con il decennale italiano al 3,85% e il Bund al 2,43%.
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Forex, Commodity e Cripto
Sul Forex, cambio euro/dollaro poco mosso a 1,083 e dollaro/yen a 151,8.
Tra le materie prime, il petrolio Brent il petrolio Brent ritraccia sotto i 90 dollari al barile dopo quattro settimane consecutive di guadagni, mentre l’oro si è spinto fino a 2.353 dollari l’oncia, aggiornando il record storico.
Bitcoin scambia a 69.900 dollari.
L’agenda degli eventi
Giornata povera di spunti macroeconomici, dopo i dati tedeschi che hanno evidenziato una produzione industriale sopra le attese ma anche un calo delle esportazioni più marcato delle stime.
Nei prossimi giorni i riflettori saranno puntati sull’inflazione degli Stati Uniti e sui verbali della Fed, entrambi in calendario mercoledì, oltre che sulla riunione della Bce, in programma il giorno seguente.
L’istituto guidato da Christine Lagarde confermerà i tassi sui livelli attuali, in attesa di un probabile intervento a giugno. Negli Usa, il solido job report ha portato i rendimenti dei Treasury sui massimi da novembre (sopra il 4,4%), spingendo al ribasso le aspettative di tagli a giugno.