Sul forex, l’euro/dollaro scambia intorno a quota 1,03 e il dollaro/yen scivola a 155,3 in scia alle aspettative di aumenti dei tassi della Bank of Japan.
Borse Europa in ordine sparso. Wall Street cauto dopo i conti di Morgan Stanley e Bank of America
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Le principali Borse europee chiudono in ordine sparso, mentre Wall Street viaggia poco distante dalla parità dopo le trimestrali di Morgan Stanley e Bank of America, che hanno confermato le indicazioni positive delle altre grandi banche americane.
Panoramica sulla chiusura delle Borse del 16 gennaio 2025
Indici Europa e Italia
L’indice Euro Stoxx 50 concludono gli scambi in rialzo dell’1,5%, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib termina la sessione in progresso dello 0,48% a 35.819,79 punti.
Segno positivo anche per il Dax tedesco (+0,1%) e il Cac40 francese (+2,1%), mentre scende l’Ibex35 spagnolo (-0,5%).
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari, acquisti in particolar modo su Moncler in spolvero dopo le vendite sorprendenti di Richemont. Bene anche Brunello Cucinelli e rimbalza Nexi.
Al contrario, le vendite colpiscono soprattutto Iveco Group, Stellantis e Diasorin.
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Obbligazioni e Spread Btp/Bund
Sull’obbligazionario il decennale Usa scende al 4,61%. Lo Spread Btp/Bund con il titolo italiano al 3,65% e quello tedesco al 2,55%.
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Forex, Commodity e Cripto
Tra le materie prime, il petrolio Brent 81 dollari al barile, con focus sulle sanzioni contro la Russia che potrebbero essere allentate da Trump.
L’oro scambia in area 2.720 dollari l’oncia, spinto dalle mutevoli aspettative sui tassi di interesse che hanno alimentato la domanda di beni rifugio.
Fra le criptovalute, Bitcoin continua a flirtare con i $100.000.
Gli eventi della giornata
Il membro della Fed Christopher Waller ha aperto alla possibilità di tagli dei tassi prima di giugno, se i dati sull’inflazione continueranno a mostrare segnali di miglioramento.
Nel frattempo, riflettori puntati sull’intervento in Senato del prossimo segretario al Tesoro Usa Bessent, che ha posto l’accento sui tagli alle tasse e sul mantenimento del dollaro come riserva mondiale, fondamentale per la salute economica degli Stati Uniti.
I dati sulle vendite al dettaglio hanno evidenziato una crescita dello 0,4%, ancora solida seppur inferiore alle attese (+0,6%) e ai minimi da quattro mesi. Le nuove richieste di sussidi di disoccupazione sono state 217 mila, superiori alle aspettative.
Dai verbali della Bce è emersa una propensione dei funzionari verso ulteriori tagli dei tassi, con alcuni membri favorevoli a una riduzione di 50 bp nell’ultima riunione di dicembre.