Borse Europa fiacche al termine della prima seduta della settimana
Chiusura di seduta fiacca per i listini azionari europei. Questa settimana si prospetta piuttosto intensa: sul fronte banche centrali il focus sarà sulla riunione Fed di mercoledì, mentre lato macro il dato più atteso sarà l’inflazione in Eurozona di giovedì. Intanto, Wall Street viaggia poco distante dalla parità.
Panoramica sulla chiusura delle Borse del 29 gennaio 2024
Indici Europa e Italia
L’indice Euro Stoxx 50 chiude con un rialzo dello 0,1%, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib archivia gli scambi con un ribasso dello 0,48% a 30.233,61 punti.
Sottotono il Dax tedesco (-0,1%), mentre sale il Cac40 francese (+0,1%), e scende l’Ibex35 spagnolo (-0,5%).
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari gli acquisti si concentrano su Iveco Group, Eni e Ferrari.
Al contrario, vendite soprattutto su Finecobank, Telecom Italia e Poste Italiane.
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Andamento Spread Btp / Bund
Sul fronte obbligazionario, lo Spread Btp/Bund , sui minimi da marzo 2022, con il rendimento del decennale italiano in calo al 3,73% e quello del Bund al 2,24%, mentre i Treasury decennali Usa si attestano al 4,10%.
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Forex e Commodity
Sul Forex, l’euro/dollaro scambia in area a 1,081 e il dollaro/yen a 147,7 yen.
Tra le materie prime, il petrolio Brent scende a 82 dollari al barile, con focus sui nuovi attacchi in Medio Oriente e in attesa del comitato di monitoraggio dell’OPEC+ di giovedì, che non dovrebbe modificare l’attuale politica produttiva.
Gli eventi della giornata e i prossimi
La giornata odierna non ha offerto particolari spunti, eccetto un discorso del vicepresidente Bce De Guindos, che ha sottolineato i progressi dell’inflazione, e l’attività manifatturiera della Fed di Dallas negli Usa, in calo a -27,4 punti.
Nei prossimi giorni, però, sono in calendario importanti riunioni di banche centrali e dati macro. Sul fronte banche centrali, il focus sarà sulla riunione della Fed di mercoledì, che dovrebbe confermare la necessità di non tagliare i tassi troppo presto. Oltre alla Fed saranno chiamate a decidere sui tassi anche la BoE (giovedì), la banca centrale brasiliana (mercoledì) e quella svedese (giovedì).
Sul fronte macro, i dati più attesi saranno l’inflazione in Eurozona (giovedì) con le prime indicazioni di Spagna, Francia e Germania in arrivo già tra martedì e mercoledì. Negli Usa saranno da monitorare soprattutto i dati sul mercato del lavoro (venerdì) con la crescita dei nuovi occupati attesa rallentare. In Cina avremo mercoledì i dati sui Pmi nazionali e giovedì il dato Caixin sul manifatturiero.
Continua, infine, la stagione delle trimestrali con importanti società tecnologiche che pubblicheranno i propri dati di bilancio e guidance prospettiche. Tra le principali Microsoft, Alphabet, Amd, Amazon, Apple e Meta. In programma giovedì anche il comitato di monitoraggio dell’Opec+ che non dovrebbe suggerire modifiche all’attuale politica produttiva.