Sul Forex, cambio euro/dollaro in aumento a 1,111 e dollaro/yen in area 140,6.
Borse Europa deboli in chiusura. Wall Street in rosso con big tech
Le principali Borse europee chiudono poco mosse la prima seduta della settimana, mentre a Wall Street arretrano le megacap tecnologiche, aspettando la riunione della Fed che si concluderà mercoledì.
Oltreoceano, il Nasdaq perde lo 0,8% con Apple a -3% in scia alle prime indicazioni sulla domanda di iPhone 16, inferiore alle attese.
Panoramica sulla chiusura delle Borse del 16 settembre 2024
Indici Europa e Italia
L’indice Euro Stoxx 50 chiude le contrattazioni in ribasso dello 0,3%, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib archivia la seduta invariato a 33.569 punti.
Variazioni contenute per il Dax tedesco (-0,2%), il Cac40 francese (-0,2%) e l’Ibex35 spagnolo (+0,4%).
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari, acquisti in particolar modo su Saipem grazie ai nuovi contratti per $4 miliardi da da QatarEnergy e Unipol, dopo la ripresa della copertura da parte di Mediobanca con rating “outperform” e target price 14 euro.
Al contrario, i peggiori del listino sono Stmicroelectronics, Campari e Ferrari.
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Obbligazionario e spread Btp/Bund
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund con il decennale italiano in diminuzione al 3,48% e il benchmark tedesco al 2,12%.
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Forex, Commodity e Cripto
Tra le materie prime, il petrolio Brent a 72 dollari al barile
L’oro viaggia in zona 2.580 dollari l’oncia dopo aver aggiornato nuovamente i massimi storici.
Bitcoin scambia in area 57.900 dollari.
L’agenda degli eventi
Riflettori puntati sulla riunione della Fed, che si concluderà sera con il primo taglio dei tassi dopo il ciclo restrittivo degli ultimi due anni e mezzo. Resta da definire la portata della riduzione, con i mercati che nelle ultime ore propendono per una mossa da 50 punti base rispetto a una più lieve, da 25 bp. Giovedì e venerdì l’attenzione si sposterà rispettivamente sulla Bank of England e la Bank of Japan.
Dall’agenda macro si attendono martedì le vendite al dettaglio statunitensi e mercoledì l’inflazione britannica, dopo i dati deboli giunti dalla Cina che rafforzano le richieste di stimoli economici da parte del governo di Pechino. Chiuse oggi per festività Tokyo e le borse cinesi.