Borse Europa colpite dalla vendite in avvio. Attesa per job report Usa
Le principali borse europee aprono l’ultima seduta della settimana con ribassi oltre l’1%, dopo la chiusura in rosso di Wall Street (-1,2% per S&P 500 e -1,4% per Nasdaq). L’azionario globale soffre le nuove dichiarazioni rilasciate da diversi funzionari della Fed, che hanno alimentato di nuovo il dubbio sulla reale intenzione di iniziare a tagliare presto i tassi.
Panoramica sull’apertura delle Borse del 5 aprile 2024
Indici Europa e Italia
L’indice Euro Stoxx 50 si trova dopo pochi minuti di scambi in ribasso dell’1,2%, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib mostra al momento un calo dell’1,2% in area 34.000 punti.
In rosso anche il Dax tedesco (-1,2%), il Cac40 francese (-1,2%) e l’Ibex35 spagnolo (-1%).
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari, acquisti solo su Eni, dopo l’approvazione della quarta tranche del dividendo da 0,23 euro per azione, di un buyback da 1,1 miliardi e di un bond da €5 miliardi. In positivo anche Hera.
Al contrario, le vendite colpiscono soprattutto Stellantis, Banco Bpm e Banca Monte Paschi Siena.
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Andamento Spread Btp / Bund
Sul fronte obbligazionario, lo Spread Btp/Bund con il rendimento del decennale italiano al 3,75% e quello del Bund al 2,35%.
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Forex, Commodity e Cripto
Sul Forex, il cambio euro/dollaro è stabile a 1,084 mentre il dollaro/yen si attesta a 151,2 dopo alcune dichiarazioni di Ueda, governatore della BoJ, che suggeriscono un possibile secondo rialzo dei tassi nella seconda metà del 2024.
Tra le materie prime, il petrolio Brent
ha oltrepassato i 91 dollari al barile, sostenuti dai rischi di un’escalation delle tensioni in Medio Oriente all’indomani della decisione dell’Opec+ di confermare i tagli alla produzione fino a fine giugno.
L’oro ritraccia dopo aver toccato ieri un nuovo massimo storico intraday a 2.305 dollari l’oncia.
Bitcoin scambia a 67.100 dollari.
L’agenda degli eventi
Ieri a rinfocolare i dubbi su un taglio dei tassi a giugno è stato in particolare il presidente della Fed di Minneapolis Neel Kashkari, che ha ammesso di chiedersi se sia il caso che la Fed tagli i tassi di interesse in un contesto in cui l’inflazione rimane tuttora ostinata.
Riflettori puntati oggi pomeriggio sul rapporto statunitense relativo al mercato del lavoro, che dovrebbe evidenziare la creazione di oltre 200.000 impieghi nel mese di marzo. Focus anche su disoccupazione e crescita dei salari. Un complesso di dati robusti potrebbe rafforzare la convinzione che non ci sia fretta di tagliare i tassi, spostando le attese per la prima mossa della Fed verso la riunione di luglio.
In Europa sono giunti anche gli ordini di fabbrica della Germania, inferiori alle attese (+0,2% m/m e -10,6% a/a nel mese di febbraio), mentre in mattinata usciranno le vendite al dettaglio dell’eurozona.