Borse Europa chiudono positive dopo l’esito del meeting Bce
La seduta odierna si chiude in territorio positivo per le principali borse europee, nel giorno del meeting della Bce.
Panoramica sulla chiusura delle Borse del 7 marzo 2024
Indici Europa e Italia
L’indice Euro Stoxx 50 chiude le contrattazioni in rialzo dell’1,2%, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib archivia la seduta con un progresso dello 0,16% a 33.418,68 punti.
Acquisti sul Dax tedesco (+0,8%), sul Cac40 francese (+0,8%) e sull’Ibex35 spagnolo (+1,2%).
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari, acquisti in particolar modo su Amplifon, in scia alla trimestrale e alle previsioni sulla marginalità per il 2024, Saipem e Stmicroelectronics.
Al contrario, i peggiori del listino sono Telecom Italia, dopo i conti e il piano con gli investitori preoccupati dal debito, e Azimut dopo i risultati finanziari e sulla raccolta di febbraio.
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Andamento Spread Btp / Bund
Sull’obbligazionario, lo Spread Btp/Bund con il rendimento del decennale italiano in calo al 3,6% e quello del Bund al 2,3%.
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Forex e Commodity
Sul Forex, cambio euro/dollaro in rialzo oltre quota 1,09 e dollaro/yen in discesa a 148 yen per dollaro, con la valuta giapponese in rafforzamento grazie alle speculazioni su un possibile aumento dei tassi già a marzo da parte della Bank of Japan.
Tra le materie prime, il petrolio Brent si deprezza a 82,5 dollari al barile, mentre l’oro si attesta a 2.153 dollari l’oncia, dopo aver toccato un nuovo massimo storico oltre i 2.160 dollari.
Nel frattempo, il Bitcoin supera i 67.400 dollari, tornando in prossimità del massimo storico aggiornato nei giorni scorsi.
Focus su Bce e domani job report Usa
La Bce ha lasciato invariati i tassi di interesse per la quarta riunione consecutiva e ha tagliato le stime di crescita e inflazione, prevedendo un 2% già nel 2025. Nella conferenza al termine dell’incontro, la presidente Lagarde ha ribadito che serviranno più prove di discesa dei prezzi per tagliare i tassi, affermando che a giugno il Consiglio direttivo ne saprà molto di più. I trader hanno incrementato le scommesse sull’allentamento monetario, scontando pienamente quattro riduzioni da 25 bp nel corso dell’anno.
Ora l’attenzione si sposta sul job report statunitense, in uscita domani, da cui si prevedono nonfarm payrolls a 200.000 unità e un tasso di disoccupazione stabile al 3,7%. Nel frattempo, le richieste di sussidi di disoccupazione negli Usa si sono mantenute a livelli storicamente bassi, segnalando un mercato del lavoro ancora resiliente.