Sul Forex, il cambio euro/dollaro si rafforza a 1,093 mentre il dollaro/yen cala a 156,5 dopo alcuni commenti di Trump sulla forza del biglietto verde e la debolezza della valuta nipponica.
Borse Europa chiudono poco distanti dalla parità, negli Usa crolla il Nasdaq
Le borse europee archiviano la seduta odierna poco mosse, mentre a Wall Street il Nasdaq perde oltre 2 punti percentuali, frenato dal sell-off sul comparto dei chip.
Panoramica sulla chiusura delle Borse del 17 luglio 2024
Indici Europa e Italia
L’indice Euro Stoxx 50 chiude le contrattazioni in ribasso dell’1,1%, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib archivia la seduta in rialzo dello 0,03% a 34.379,64 punti.
Deboli anche il Dax tedesco (-0,5%), il Cac40 francese (-0,1%), mentre sale l’Ibex35 spagnolo (+0,1%).
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari, acquisti in particolar modo su A2a, Eni e Stellantis.
Al contrario, i peggiori del listino sono Leonardo, Iveco Group e Prysmian.
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Obbligazionario e spread Btp/Bund
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund con il decennale italiano al 3,71% e il benchmark tedesco al 2,42%.
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Forex, Commodity e Cripto
Tra le materie prime, il petrolio Brent a 83,8 dollari al barile dopo il calo superiore alle stime delle scorte statunitensi di greggio.
L’oro viaggia in zona 2.460 dollari l’oncia in prossimità dei massimi storici.
Bitcoin scambia in area 65.300 dollari.
L’agenda degli eventi
Focus sul settore dei semiconduttori, sottoposto a pressioni in scia alla possibilità di nuove restrizioni commerciali contro la Cina. L’indiscrezione ha innescato prese di profitto sui tecnologici, dopo la corsa inarrestabile degli ultimi mesi.
Intanto, i mercati si preparano al primo taglio dei tassi della Fed e ad un probabile nuovo insediamento di Trump alla Casa Bianca. Il membro del Fomc Christopher Waller ha affermato che l’economia si sta avvicinando a un punto in cui la banca centrale potrà ridurre i costi di finanziamento, anche se gradirebbe “più prove” che l’inflazione sia su un percorso discendente sostenuto.
Sul fronte macro, sono stati diffusi i dati sulla produzione industriale (+0,6%, sopra le attese), mentre in serata verrà diffuso il Beige Book della Fed. L’inflazione della zona euro si conferma al 2,5% (2,9% il Cpi core), mentre nel Regno Unito è rimasta stabile al 2%, deludendo gli analisti che si aspettavano una discesa all’1,9%.