Borse Europa chiudono l’ottava poco mosse dopo inflazione Ue e Pce core Usa
Le borse europee chiudono la seduta odierna in ordine sparso nel giorno del report sui prezzi al consumo della zona euro, mentre Wall Street arretra nonostante le indicazioni parzialmente rassicuranti del core Pce.
Panoramica sulla chiusura delle Borse del 31 maggio 2024
Indici Europa e Italia
L’indice Euro Stoxx 50 chiude le contrattazioni in flessione dello 0,1%, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib archivia la seduta in progresso dello 0,13% a 34.490,95 punti.
Poco mossi anche il Dax tedesco (-0,1%), il Cac40 francese (+0,2%) e l’Ibex35 spagnolo (-0,2%).
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari, acquisti in particolar modo su Pirelli, Recordati e Leonardo.
Al contrario, scivola in coda al listino Telecom Italia, malgrado l’ok dell’Ue alla cessione della rete a KKR, in attesa di una nuova offerta del Mef per Sparkle. In ribasso anche Saipem e Diasorin.
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Obbligazionario e spread Btp/Bund
Sull’obbligazionario, risale leggermente lo spread Btp-Bund con il decennale italiano al 3,96% e il Bund al 2,65%. In calo i rendimenti dei Treasury dopo il Pce core.
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Forex, Commodity e Cripto
Sul Forex il cambio euro/dollaro si apprezza a 1,084 e il dollaro/yen sale a 157,2.
Tra le materie prime, il petrolio Brent in area 83 dollari al barile, con l’attenzione rivolta alle tensioni geopolitiche e alla riunione Opec+ di domenica.
L’oro viaggia in zona 2.340 dollari l’oncia.
Bitcoin scambia in area 67.300 dollari.
Gli eventi chiave di oggi e della prossima settimana
L’inflazione della zona euro ha accelerato più delle attese a maggio, dal 2,4% al 2,7%, con l’indice core in rialzo dal 2,7% al 2,9%. I dati segnalano che il processo disinflazionistico potrebbe essere più complesso del previsto e mettono in discussione il percorso dei tagli dei tassi della Bce da luglio in poi.
In Italia, i prezzi al consumo hanno registrato un +0,2% mensile e un +0,8% su base annua, mentre il Pil del 1Q conferma un’espansione dello 0,3% trimestrale e dello 0,7% annuo.
Negli Usa il core Pce, la misura di inflazione preferita della Fed, ha registrato ad aprile un aumento mensile dello 0,2%, il più piccolo del 2024, e una crescita anno su anno del 2,8%, stabile rispetto al mese precedente. Alla luce dei dati, la Fed potrebbe ancora avere spazio per tagliare il costo del denaro nel 2024. I trader scontano una o due mosse, la prima a settembre o novembre.
Settimana prossima, riflettori puntati sulla riunione Bce di giovedì e sui dati sul mercato del lavoro statunitensi, in uscita venerdì.