Sul Forex, il cambio euro/dollaro risale a 1,086 mentre il dollaro/yen si attesta a 153,8 in attesa della riunione della Bank of Japan della prossima settimana.
Borse Europa chiudono in rosso, il focus è sui dati macro e sulle trimestrali
Le principali borse europee chiudono la seduta in rosso.
Panoramica sulla chiusura delle Borse del 25 luglio 2024
Indici Europa e Italia
L’indice Euro Stoxx 50 chiude le contrattazioni in ribasso dell’1,1%, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib archivia la seduta in calo del 2,03% a 33.771,07 punti.
Negativi anche il Dax tedesco (-0,5%) e l’Ibex35 spagnolo (-0,5%) e il Cac40 francese (-1,1%).
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari, acquisti in particolar modo su Erg, Terna e Moncler.
Al contrario, i peggiori del listino sono Stmicroelectronics, Stellantis e Iveco Group.
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Obbligazionario e spread Btp/Bund
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund 139,49 (+0,71%) con il decennale italiano al 3,79% e il benchmark tedesco al 2,44%.
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Forex, Commodity e Cripto
Tra le materie prime, il petrolio Brent in area 81,5 dollari al barile.
L’oro viaggia in zona 2.360 dollari l’oncia.
Bitcoin scambia in area 64.800 dollari.
L’agenda degli eventi
Dall’agenda macro sono giunti i dati migliori delle attese sul Pil annualizzato statunitense del secondo trimestre, in espansione del 2,8%.
In Europa, l’indice tedesco Ifo è calato a 87 punti a luglio, sottoperformando le stime.
Come si legge nel weekly outlook di Allianz Global Investors, “gli investitori che adottano una filosofia “fair-weather” possono sperare nella facile conclusione di una settimana lavorativa estiva, ma domani porterà una serie di dati critici. Per il Giappone, questo include l’inflazione del CPI di Tokyo, un frequente indicatore delle condizioni dell’economia nazionale e un segnale importante per la Bank of Japan. In Europa, gli investitori avranno gli occhi puntati sulle vendite al dettaglio spagnole e sulla fiducia dei consumatori francesi e italiani. Dall’altra parte dell’oceano, gli investitori statunitensi riceveranno i dati sull’inflazione core PCE di giugno. Si tratta dell’indicatore dei prezzi più importante per i responsabili delle politiche della Federal Reserve, che comprende i dati dei rapporti sull’inflazione dei prezzi al consumo e alla produzione, che già sappiamo prevedere un tasso di inflazione vicino all’obiettivo per giugno”.