Borse Europa chiudono in rialzo tranne Piazza Affari
Le principali borse europee chiudono in territorio positivo, tranne Piazza Affari che termina in rosso. In frenata Wall Street, dopo quattro sedute consecutive in positivo, con performance contrastanti per le megacap. In ribasso Intel dopo il taglio delle stime sui ricavi, a causa del ban statunitense sulle esportazioni di chip a Huawei.
Panoramica sulla chiusura delle Borse del 8 maggio 2024
Indici Europa e Italia
L’indice Euro Stoxx 50 chiude le contrattazioni in rialzo dello 0,5%, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib archivia la seduta in calo dello 0,27% a 34.151,41 punti.
Positivi il Dax tedesco (+0,3%) e il Cac40 francese (+0,7%) e l’Ibex35 spagnolo (+0,6%).
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari, acquisti in particolar modo su Terna e Leonardo dopo i risultati. La società di servizi pubblici ha registrato ricavi in rialzo del 20% e un utile netto in aumento del 34%. L’azienda della difesa ha riportato ordini e profitti sopra le attese e ha confermato la guidance per il 2024.
Al contrario, i peggiori del listino sono Pirelli, alla vigilia dei conti, Saipem e Banco Bpm.
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Obbligazionario e spread Btp/Bund
Sull’obbligazionario, spread Btp-Bund, con il decennale italiano al 3,79% e il Bund al 2,46%.
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Forex, Commodity e Cripto
Sul Forex il cambio euro/dollaro è poco mosso a 1,075 mentre il dollaro/yen risale 155,6 nonostante i commenti di Ueda, governatore della Boj, che suggeriscono un prossimo rialzo dei tassi.
Tra le materie prime, il petrolio Brent risale a 83,5 dollari al barile, dopo il calo delle scorte statunitensi emerso dai dati settimanali dell’Eia.
Bitcoin scambia in area 62.200 dollari.
L’agenda degli eventi
Dall’agenda macro sono giunti i dati sulla produzione industriale tedesca, in calo dello 0,4% mensile e del 3,3% annuo, meno delle attese. Le vendite al dettaglio dell’Italia sono rimaste invariate a marzo rispetto al mese precedente (+2% su base annua).
Per quanto riguarda la politica monetaria, la banca centrale svedese ha tagliato i tassi per la prima volta in otto anni, riducendo il costo del denaro di 25 bp al 3,75%. Sullo sfondo resta l’incertezza sulle prossime mosse della Fed, in attesa dei dati della prossima settimana sull’inflazione Usa.
Nei prossimi giorni, focus domani sulla riunione della Boe e sulla bilancia commerciale cinese di aprile, mentre venerdì usciranno i verbali della Bce e il dato sulla fiducia dei consumatori Usa dell’Università del Michigan.