Sul Forex, cambio euro/dollaro in rea 1,05 e dollaro/yen poco mosso a 152,2.
Borse Europa chiudono con timidi segni più dopo il taglio di 25 punti base della Bce
Le principali Borse europee chiudono poco mosse, dopo la riunione della Bce e la conferenza stampa di Christine Lagarde.
Panoramica sulla chiusura delle Borse del 12 dicembre 2024
Indici Europa e Italia
L’indice Euro Stoxx 50 chiude le contrattazioni in rialzo dello 0,1%, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib archivia la seduta in progresso dello 0,36% a 34.857,37 punti.
Positivi anche il Dax tedesco (+0,2%) e il Cac40 francese (+0,1%), mentre arretra l’Ibex35 spagnolo (-0,2%).
SEGUI: Indici di Borsa Mondiali
Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari, acquisti in particolar modo su Brunello Cucinelli, dopo aver aumentato la guidance sui ricavi (+11/12% contro il precedente +10%). Forti acquisti anche su Bper Banca e Banca Monte Paschi Siena.
Al contrario, i peggiori del listino sono Prysmian, in scia all’indagine antitrust sui cavi in rame, Snam e Iveco Group.
Obbligazionario e spread Btp/Bund
Sull’obbligazionario, si impennano i rendimenti dei governativi europei, in particolare quelli periferici, in scia ai toni di Lagarde meno accomodanti di quanto i mercati sperassero. Lo spread Btp-Bund con il decennale italiano in ascesa di 13 bp al 3,32% e il benchmark tedesco al 2,19%.
SEGUI: valore spread Btp/Bund 10 anni
Forex, Commodity e Cripto
Tra le materie prime, il petrolio Brent a 73 dollari al barile.
L’oro viaggia in zona 2.680 dollari l’oncia.
Fra le criptovalute, il Bitcoin tiene sopra quota 101.000 dollari.
L’agenda degli eventi
La Bce ha tagliato i tassi di 25 punti base e ha rimosso la frase sui tassi sufficientemente restrittivi finché necessario a far tornare l’inflazione al target del 2%. Inoltre, ha abbassato le previsioni di crescita fino al 2026. La presidente Lagarde ha sottolineato i rischi al ribasso per l’economia, ribadendo che la politica monetaria per il momento rimane restrittiva e che la lotta contro l’inflazione non è ancora vinta.
Dall’agenda macro sono giunti anche i prezzi alla produzione statunitensi, in aumento sopra le attese (+0,4% m/m e +3% a/a), all’indomani del rapporto sull’inflazione e a meno di una settimana dal meeting della Fed, che dovrebbe tagliare il costo del denaro di 25 bp.