Borse Europa chiudono con segni misti dopo il dato sull’inflazione Usa
Le principali borse europee chiudono contrastate la seduta odierna, mentre Wall Street arretra dopo i dati sull’inflazione statunitense peggiori delle attese. In forte rialzo il dollaro e i rendimenti obbligazionari.
Panoramica sulla chiusura delle Borse del 10 aprile 2024
Indici Europa e Italia
L’indice Euro Stoxx 50 chiude le contrattazioni in rialzo dello 0,1%, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib archivia la seduta in progresso dello 0,28% a 34.039,63 punti.
Poco mosso il Dax tedesco (+0,1%) e il Cac40 francese (-0,1%), mentre arretra l’Ibex35 spagnolo (-0,4%).
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari, acquisti in particolar modo su Banca Monte Paschi Siena, grazie all’apertura del ministro Giorgetti ad una possibile fusione nel 2024. In rialzo anche Bca Pop Sondrio, Saipem e Banco Bpm, quest’ultima tra le papabili candidate all’M&A con la banca senese.
Al contrario, i peggiori del listino sono Amplifon, Italgas e Diasorin.
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Andamento Spread Btp/Bund
Rendimenti in forte rialzo sull’obbligazionario, con il Treasury decennale a un soffio dal 4,5% e il biennale oltre il 4,9%.
Spread Btp/Bund, con il decennale italiano al 3,8% e il Bund al 2,43%.
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Forex, Commodity e Cripto
Sul Forex, cambio euro/dollaro in marcato calo a 1,075 e dollaro/yen in rialzo a 152,7.
Tra le materie prime, il petrolio Brent si mantiene a 89,5 dollari al barile, mentre l’oro viaggia poco sotto i 2.350 dollari l’oncia.
Bitcoin scambia in area 68.500 dollari.
L’agenda degli eventi
Negativi i listini americani dopo che l’indice dei prezzi al consumo ha accelerato dal 3,2% al 3,5% a marzo, superando le aspettative degli analisti (3,4%). Il dato core è rimasto fermo al 3,8%, a fronte del 3,7% previsto, mentre su base mensile entrambi hanno segnato un aumento dello 0,4%, contro il +0,3% stimato.
Il rapporto sull’inflazione ha ridotto sensibilmente le chance di un taglio dei tassi a giugno da parte della Fed, mettendo in seria discussione anche un intervento a luglio. Da seguire con attenzione i verbali della banca centrale statunitense, in uscita stasera.
Domani si riunirà la Bce, che confermerà il costo del denaro sui livelli attuali in attesa di una probabile riduzione a giugno. Oggi, invece, la Reserve Bank della Nuova Zelanda e la banca centrale canadese hanno lasciato i tassi invariati, rispettivamente al 5,5% e al 5,0%.
Venerdì, inoltre, entrerà nel vivo la stagione di trimestrali statunitensi con i primi conti dei colossi bancari.