Borse Europa chiudono con rialzi diffusi dopo il dato sull’inflazione Usa
Le borse europee archiviano la seduta perlopiù in rialzo dopo il dato migliore delle attese sull’inflazione Usa, ma Piazza Affari fatica a tenere il passo.
Panoramica sulla chiusura delle Borse del 11 luglio 2024
Indici Europa e Italia
L’indice Euro Stoxx 50 chiude le contrattazioni in rialzo dello 0,4%, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib archivia la seduta piatto (+0,03%) a 34.318,11 punti.
Tonici anche il Dax tedesco (+0,7%), il Cac40 francese (+0,7%) e l’Ibex35 spagnolo (+0,9%).
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari, acquisti in particolar modo su Inwit, Iveco Group e Campari.
Al contrario, i peggiori del listino sono i bancari con Banco Bpm, Unicredit e Banca Monte Paschi Siena, in scia alle preoccupazioni che un allentamento monetario più marcato delle banche centrali possa pesare sui margini di interesse.
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Obbligazionario e spread Btp/Bund
Rendimenti in forte calo sull’obbligazionario, con il Treasury decennale in flessione di 10 bp al 4,17%. Lo spread Btp-Bund con il decennale italiano in calo al 3,78% e il benchmark tedesco al 2,47%.
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Forex, Commodity e Cripto
Sul Forex, il cambio euro/dollaro risale a 1,087 e il dollaro/yen scende a quota 158,5.
Tra le materie prime, il petrolio Brent a 85,5 dollari al barile, tra la riduzione delle scorte Usa e le previsioni deboli dell’IEA sulla domanda.
L’oro viaggia in zona 2.420 dollari l’oncia, in scia al deprezzamento del biglietto verde innescato dai dati americani.
Bitcoin scambia in area 57.600 dollari.
L’agenda degli eventi
Il rapporto di giugno sui prezzi al consumo negli Stati Uniti ha riportato una flessione dello 0,1% su base mensile e un rallentamento al 3% su base annua (dal 3,3%, consensus 3,1%). L’indice core ha registrato un +0,1% congiunturale e un +3,3% tendenziale (dal 3,4% di maggio, a fronte di una previsione stabile).
Dopo la pubblicazione dei dati, i mercati hanno intensificato le scommesse su un primo taglio dei tassi della Fed a settembre, seguito da un’altra riduzione entro fine anno.
Ora l’attenzione si sposta sulle trimestrali dei colossi bancari JPMorgan, Citigroup e Wells Fargo, in uscita domani prima dell’apertura di Wall Street.