Notizie Indici e quotazioni Borse Europa chiudono con rialzi diffusi anche grazie all’andamento di Wall Street

Borse Europa chiudono con rialzi diffusi anche grazie all’andamento di Wall Street

29 Agosto 2024 17:39

La principali Borse europee chiudono la seduta in rialzo. In positivo anche listini americani nella prima parte di sessione malgrado la parziale delusione di Nvidia (-3%).

Panoramica sulla chiusura delle Borse del 29 agosto 2024

Indici Europa e Italia

L’indice Euro Stoxx 50 chiude le contrattazioni in rialzo dell’1,1%, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib archivia la seduta in progresso dello 0,92% a 34.192,06 punti.

Positivi anche il Dax tedesco (+0,7%), il Cac40 francese (+0,8%) e l’Ibex35 spagnolo (+0,3%).

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Migliori e Peggiori a Piazza Affari

Sul paniere principale di Piazza Affari, acquisti in particolar modo su Tenaris, Stmicroelectronics e Interpump Group.

Al contrario, i peggiori del listino sono Hera, Telecom Italia e Italgas.

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Obbligazionario e spread Btp/Bund

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund con il decennale italiano al 3,66% e il benchmark tedesco al 2,28%.

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Forex, Commodity e Cripto

Sul Forex, il cambio euro/dollaro si riduce a 1,107 mentre il dollaro/yen sale a 145,3.

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Tra le materie prime, il petrolio Brent a 79 dollari al barile.

L’oro viaggia in zona 2.520 dollari l’oncia.

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Bitcoin scambia in area 61.000 dollari.

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L’agenda degli eventi

Nvidia, la società di chip americana, ha più che raddoppiato ricavi e utili e ha fornito previsioni superiori alle stime per il trimestre in corso, ma il titolo è stato schiacciato dalle attese esorbitanti e dai dubbi sulla nuova generazione di chip per l’AI Blackwell.

In giornata sono stati diffusi i dati sull’inflazione di Spagna e Germania, rispettivamente in calo al 2,4% e al 2% su base annua armonizzata. Indicazioni rassicuranti per la Bce in vista del report di domani sui prezzi al consumo dell’intera zona euro, che dovrebbero porre il sigillo sul taglio dei tassi a settembre.

Negli Usa, il Pil del secondo trimestre è stato rivisto al rialzo dal 2,8% al 3% annualizzato e i consumi hanno accelerato inaspettatamente al 2,9%, mentre le nuove richieste di sussidi di disoccupazione sono rimaste sostanzialmente stabili a 231 mila unità.

Domani, oltre all’inflazione dell’eurozona, focus anche sul core Pce Usa, la misura dei prezzi preferita dalla Fed.