Sul Forex, il cambio euro/dollaro si riduce a 1,107 mentre il dollaro/yen sale a 145,3.
Borse Europa chiudono con rialzi diffusi anche grazie all’andamento di Wall Street
La principali Borse europee chiudono la seduta in rialzo. In positivo anche listini americani nella prima parte di sessione malgrado la parziale delusione di Nvidia (-3%).
Panoramica sulla chiusura delle Borse del 29 agosto 2024
Indici Europa e Italia
L’indice Euro Stoxx 50 chiude le contrattazioni in rialzo dell’1,1%, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib archivia la seduta in progresso dello 0,92% a 34.192,06 punti.
Positivi anche il Dax tedesco (+0,7%), il Cac40 francese (+0,8%) e l’Ibex35 spagnolo (+0,3%).
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari, acquisti in particolar modo su Tenaris, Stmicroelectronics e Interpump Group.
Al contrario, i peggiori del listino sono Hera, Telecom Italia e Italgas.
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Obbligazionario e spread Btp/Bund
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund con il decennale italiano al 3,66% e il benchmark tedesco al 2,28%.
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Forex, Commodity e Cripto
Tra le materie prime, il petrolio Brent a 79 dollari al barile.
L’oro viaggia in zona 2.520 dollari l’oncia.
Bitcoin scambia in area 61.000 dollari.
L’agenda degli eventi
Nvidia, la società di chip americana, ha più che raddoppiato ricavi e utili e ha fornito previsioni superiori alle stime per il trimestre in corso, ma il titolo è stato schiacciato dalle attese esorbitanti e dai dubbi sulla nuova generazione di chip per l’AI Blackwell.
In giornata sono stati diffusi i dati sull’inflazione di Spagna e Germania, rispettivamente in calo al 2,4% e al 2% su base annua armonizzata. Indicazioni rassicuranti per la Bce in vista del report di domani sui prezzi al consumo dell’intera zona euro, che dovrebbero porre il sigillo sul taglio dei tassi a settembre.
Negli Usa, il Pil del secondo trimestre è stato rivisto al rialzo dal 2,8% al 3% annualizzato e i consumi hanno accelerato inaspettatamente al 2,9%, mentre le nuove richieste di sussidi di disoccupazione sono rimaste sostanzialmente stabili a 231 mila unità.
Domani, oltre all’inflazione dell’eurozona, focus anche sul core Pce Usa, la misura dei prezzi preferita dalla Fed.