Borse Europa chiudono all’insegna degli acquisti dopo i dati sull’inflazione Usa
Le borse europee chiudono la seduta odierna all’insegna degli acquisti. A trainare sono i nuovi record di Wall Street dopo i dati sull’inflazione statunitense e prima della conclusione del meeting Fed.
Panoramica sulla chiusura delle Borse del 12 giugno 2024
Indici Europa e Italia
L’indice Euro Stoxx 50 chiude le contrattazioni in rialzo dell’1,4%, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib archivia la seduta in progresso dell’1,43% a 34.358,83 punti dopo un avvio di settimana difficile in scia all’impatto delle elezioni europee sulle prospettive di stabilità politica della regione.
Negativi anche il Dax tedesco (+1,4%), il Cac40 francese (+1%) e l’Ibex35 spagnolo (+0,6%).
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari, acquisti in particolar modo su Stmicroelectronics, Banca Mediolanum e A2a.
Al contrario, i peggiori del listino sono Leonardo, Telecom Italia ed Eni.
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Obbligazionario e spread Btp/Bund
Rendimenti in calo sull’obbligazionario, con i Treasury decennali sotto il 4,3% e i biennali in ribasso di circa 15 bp al 4,68%.
Lo spread Btp-Bund con il decennale italiano al 3,93% e il benchmark tedesco al 2,54%.
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Forex, Commodity e Cripto
Sul Forex, l’euro/dollaro risale infatti a 1,085 mentre il dollaro/yen scivola sotto quota 156.
Tra le materie prime, il petrolio Brent rimane sopra gli 82 dollari al barile nonostante l’aumento delle scorte statunitensi di greggio e il monito dell’AIE su un possibile surplus di offerta da qui al 2030.
L’oro viaggia in zona 2.330 dollari l’oncia.
Bitcoin scambia in area 69.700 dollari.
L’agenda degli eventi
I prezzi al consumo degli Stati Uniti hanno evidenziato un rallentamento al 3,3% annuo, con un dato core in frenata al 3,4%, meglio delle attese degli analisti. Le probabilità di un taglio dei tassi a settembre da parte della Fed, secondo i future, sono salite all’80% e ora i trader prezzano due riduzioni piene da qui a fine anno.
Questa sera la banca centrale americana manterrà con ogni probabilità i tassi invariati e diffonderà i dot plot, le proiezioni del Fomc sul costo del denaro. Focus in particolare sui toni del presidente Jerome Powell, che potrebbero fornire segnali sulle prossime mosse dell’istituto.