Notizie Indici e quotazioni Borse Europa chiudono all’insegna degli acquisti anche grazie a Wall Street

Borse Europa chiudono all’insegna degli acquisti anche grazie a Wall Street

17 Gennaio 2025 17:40

Le principali Borse europee chiudono l’ultima seduta della settimana in rialzo, sostenute anche da Wall Street che si appresta a registrare la miglior performance settimanale dalle elezioni di novembre.

Panoramica sulla chiusura delle Borse del 17 gennaio 2025

Indici Europa e Italia

L’indice Euro Stoxx 50 concludono gli scambi in rialzo dello 0,8%, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib termina la sessione in progresso dell’1,25% a 36.267,63 punti.

Segno positivo anche per il Dax tedesco (+1,3%), il Cac40 francese (+1%) e l’Ibex35 spagnolo (+0,6%).

SEGUI: Indici di Borsa Mondiali

Migliori e Peggiori a Piazza Affari

Sul paniere principale di Piazza Affari, acquisti in particolar modo su Iveco Group, Buzzi e Stellantis.

Al contrario, le vendite colpiscono soprattutto Amplifon, Banca Monte Paschi Siena e Saipem.

SEGUI: Quotazioni titoli Piazza Affari

Obbligazioni e Spread Btp/Bund

Sull’obbligazionario il decennale Usa si mantiene poco sopra il 4,6%. Lo Spread Btp/Bund con il titolo italiano al 3,64% e quello tedesco al 2,53%.

SEGUI: Valore Spread BTP/BUND 10 anni

Forex, Commodity e Cripto

Sul forex, l’euro/dollaro scambia ancora in area 1,029 e il dollaro/yen sale a 156,3 aspettando la riunione della Bank of Japan della prossima settimana.

SEGUI: Forex

Tra le materie prime, il petrolio Brent a 80 dollari al barile.

L’oro scambia in area 2.710 dollari l’oncia.

SEGUI: Materie Prime

Fra le criptovalute, Bitcoin sale a $104.600 sull’aspettativa di nuove misure per gli asset digitali da parte di Trump.

SEGUI: Criptovalute

Gli eventi della giornata

I segnali di moderazione dell’inflazione Usa hanno restituito parziale ottimismo sui tagli della Fed, alimentando gli acquisti sulle big tech, in attesa dell’insediamento di Trump di lunedì.

Dall’agenda macro sono giunti i dati migliori delle attese sulla produzione industriale statunitense (+0,9%) e la lettura finale dell’inflazione nella zona euro (2,4% e Cpi core al 2,7%).

Il Fmi ha rivisto al rialzo la crescita degli Usa a +2,7% nel 2025 e ha tagliato quella dell’eurozona all’1%, mentre la stima sul Pil dell’Italia è stata abbassata da +0,8% a +0,7%.

Oltre all’insediamento di Trump, focus nei prossimi giorni sul forum di Davos, gli indici Pmi delle principali economie e il prosieguo della stagione di trimestrali.