Borse Europa caute in avvio, oggi il dato sull’inflazione Usa
Le principali borse europee avviano la seduta di oggi all’insegna della prudenza. Sale l’attesa per il dato di oggi sull’inflazione statunitense, che a gennaio dovrebbe aver registrato una discesa al 2,9% a gennaio dal 3,4% del mese precedente.
Per quanto riguarda l’Asia, i mercati cinesi resteranno chiusi tutta la settimana per la celebrazione del capodanno lunare. A Tokyo, invece, il Nikkei ha archiviato la sessione poco distante dai 38.000 punti, registrando nuovi massimi pluridecennali.
Panoramica sull’apertura delle Borse del 13 febbraio 2024
Indici Europa e Italia
L’indice Euro Stoxx 50 si trova dopo pochi minuti di scambi in calo dello 0,4%, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib mostra al momento un ribasso dello 0,2% in area 31.400 punti.
Positivi invece il Dax tedesco (+0,3%), mentre arretrano il Cac40 francese (-0,2%) e l’Ibex35 spagnolo (-0,2%).
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari, acquisti in particolare su Pirelli & C, Iveco Group e Brunello Cucinelli.
Al contrario, le vendite colpiscono soprattutto Stmicroelectronics, Banca Generali e Banco Bpm.
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Andamento Spread Btp / Bund
Sul fronte obbligazionario, lo Spread Btp/Bund con il rendimento del decennale italiano al 3,91% e quello del Bund al 2,37%, mentre i Treasury decennali Usa si attestano al 4,18%.
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Forex e Commodity
Sul Forex, l’euro/dollaro è poco mosso a 1,077, mentre il dollaro/yen raggiunge quota 149,6.
Tra le materie prime, ancora occhi puntati sul petrolio Brent che supera gli 82 dollari al barile, ma anche sull’ oro .
Il focus di oggi
L’attenzione oggi è rivolta prevalentemente al dato chiave sull’inflazione statunitense, da cui è previsto un rallentamento sia su base mensile che su base annua, rafforzando l’aspettativa di tagli dei tassi da parte della Fed nel corso dell’anno. Da seguire anche l’indice Zew tedesco, in pubblicazione questa mattina.
Nel Regno Unito, il tasso di disoccupazione a dicembre è sceso al 3,8%, un calo maggiore del previsto, mentre i salari sono aumentati del 5,8% nei tre mesi terminati a dicembre, superando le previsioni e suggerendo cautela alla BoE.
I prossimi appuntamenti
Per quanto riguarda gli Usa la giornata di giovedì sarà importante, con i dati sulle vendite al dettaglio, la produzione industriale e la fiducia dei costruttori statunitensi. Venerdì in calendario l’indice dei prezzi alla produzione di gennaio e arriveranno anche i dati sulle aspettative sull’inflazione al consumo di febbraio, dall’Università del Michigan.
Dall’altra parte del mondo, ad attirare l’attenzione sarà il contesto della crescita europea. Per l’Eurozona, la pubblicazione dei dati preliminari del Pil del quarto trimestre del 2023 è prevista per mercoledì, mentre il Regno Unito li pubblicherà giovedì. Altri importanti aggiornamenti saranno i dati sulla produzione industriale (mercoledì) e sulla bilancia commerciale (giovedì) dell’Eurozona.
Durante la settimana parleranno anche diversi banchieri centrali, sia Bce (giovedì la presidente Christine Lagarde) che Fed. Infine, ormai agli sgoccioli la stagione delle trimestrali negli Usa (almeno per ciò che riguarda le big cap, aspettando i conti di Nvidia il 21 febbraio) prosegue invece in Europa con diverse società italiane, tra cui Telecom Italia, Stellantis, Unipol ed Eni.