Sul forex, l’euro/dollaro si conferma a quota 1,039 e il dollaro/yen risale a 154,9.
Borse Europa archiviano poco mosse l’ottava delle riunioni di Fed e Bce
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Fonte immagine: iStock
Le principali Borse europee chiudono in ordine sparso, nell’ultima seduta di una settimana ricca di avvenimenti fra banche centrali e trimestrali.
Panoramica sulla chiusura delle Borse del 30 gennaio 2025
Indici Europa e Italia
L’indice Euro Stoxx 50 conclude in rialzo dello 0,1%, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib termina la sessione in progresso dello 0,12% a 36.471,75 punti.
Piatti il Dax tedesco (+0,1%)e il Cac40 francese (+0,1%), mentre arretra l’Ibex35 spagnolo (-0,4%).
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari, acquisti in particolar modo su Stmicroelectronics, Leonardo e Prysmian.
Al contrario, le vendite colpiscono soprattutto Inwit, Campari e Stellantis.
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Obbligazioni e Spread Btp/Bund
Sull’obbligazionario, lo Spread Btp/Bund con il rendimento del decennale italiano in calo al 3,55% e il Bund tedesco al 2,46%.
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Forex, Commodity e Cripto
Tra le materie prime, il petrolio Brent a 76 dollari al barile.
L’oro scambia in area 2.800 dollari l’oncia.
Fra le criptovalute, Bitcoin viaggia sopra i 105 mila dollari.
Gli eventi della giornata
Nel frattempo, Wall Street si appresta ad archiviare un’ottava volatile, dopo che le solide previsioni delle big tech hanno attenuato le preoccupazioni sulle prospettive del settore alimentate da DeepSeek.
In giornata è stato diffuso il core Pce, un indicatore di inflazione attentamente monitorato dalla Federal Reserve per le sue decisioni di politica monetaria. L’indice si è allineato alle stime, con una crescita annua stabile al 2,8%, offrendo conforto agli investitori rispetto ad una possibile risalita dell’inflazione.
In Germania, i prezzi al consumo armonizzati a gennaio hanno evidenziato un +2,8% anno su anno, in linea con le stime e con il mese di dicembre.
Per quanto riguarda la prossima settimana, focus sui dati del mercato del lavoro americano e l’inflazione dell’eurozona, oltre agli indici Ism statunitensi, i Pmi cinesi e la riunione della Bank of England, mentre volgerà al termine la stagione di trimestrali negli Usa ed entrerà nel vivo quella di Piazza Affari.