Sul Forex, il cambio euro/dollaro torna a 1,057 dopo aver momentaneamente superato quota 1,06 dopo il job report, mentre il dollaro/yen oscilla in area 150.
Borse Europa archiviano l’ultima seduta dell’ottava in ordine sparso dopo il job report Usa
Le principali Borse europee chiudono la seduta odierna con segni misti, al termine di una settimana complessivamente positiva malgrado le turbolenze politiche in Francia.
Panoramica sulla chiusura delle Borse del 6 dicembre 2024
Indici Europa e Italia
L’indice Euro Stoxx 50 chiude le contrattazioni in rialzo dello 0,5%, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib archivia la seduta in progresso dello 0,36% a 34.749,50 punti.
Positivi anche il Dax tedesco (+0,2%) e il Cac40 francese (+1,4%), mentre cala l’Ibex35 spagnolo (-0,4%).
SEGUI: Indici di Borsa Mondiali
Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari, acquisti in particolar modo su Moncler dopo l’upgrade a buy di Goldman Sachs, con target price stabile a 58,7 euro. Acquisti su Campari, che in settimana ha annunciato il nuovo Ceo.
Al contrario, i peggiori del listino sono Bper Banca e Saipem.
Obbligazionario e spread Btp/Bund
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund con il decennale italiano al 3,2% e il benchmark tedesco al 2,11%.
SEGUI: valore spread Btp/Bund 10 anni
Forex, Commodity e Cripto
Tra le materie prime, il petrolio Brent a 71,3 dollari al barile dopo la riunione di ieri dell’Opec+, che ha deciso di rinviare di tre mesi la rimozione dei tagli. L’aumento della produzione è quindi posticipato ad aprile e avverrà ad un ritmo inferiore a quello inizialmente proposto.
L’oro viaggia in zona 2.640 dollari l’oncia.
Fra le criptovalute, il Bitcoin resta sotto i 100.000 dollari dopo il record di ieri a 103.800$.
L’agenda degli eventi
Negli Usa sono stati diffusi i dati di novembre sul mercato del lavoro, gli ultimi prima della riunione della Fed del 18 dicembre. I nonfarm payrolls sono saliti a 227 mila, lievemente sopra le attese, ma il tasso di disoccupazione è aumentato inaspettatamente al 4,2%, rafforzando le scommesse dei mercati su un taglio di 25 punti base nel prossimo meeting.
Intanto, l’indice sulla fiducia dei consumatori dell’Università del Michigan è salito a 74 punti, battendo le stime. Per quanto riguarda l’eurozona, dopo i dati deboli sulla produzione industriale tedesca (-1% a ottobre), il Pil del terzo trimestre ha confermato una crescita dello 0,4% mentre le vendite al dettaglio in Italia sono scese dello 0,5%.
La prossima settimana si terrà l’ultima riunione della Bce del 2024, in calendario giovedì 12 dicembre. Attenzione anche ai dati sull’inflazione statunitense (mercoledì 11), che potrebbero consolidare l’aspettativa di un taglio dei tassi la settimana successiva.