Notizie Indici e quotazioni Borse Europa archiviano l’ultima seduta della settimana poco mosse

Borse Europa archiviano l’ultima seduta della settimana poco mosse

28 Febbraio 2025 17:37

Le borse europee chiudono l’ultima seduta della settimana poco mosse, in una giornata ricca di spunti macroeconomici.

Panoramica sulla chiusura delle Borse del 28 febbraio 2025

Indici Europa e Italia

L’indice Euro Stoxx 50 conclude in ribasso dello 0,2%, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib termina la sessione in rialzo dello 0,08% a 38.655,09 punti.

Poco mossi anche il Dax tedesco (+0,1%), il Cac40 francese (+0,1%) e l’Ibex35 spagnolo (+0,7%).

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Migliori e Peggiori a Piazza Affari

Sul paniere principale di Piazza Affari, acquisti in particolar modo su Nexi, Hera e Moncler.

Al contrario, le vendite colpiscono soprattutto Saipem, STMicroelectronics ed Eni.

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Obbligazioni e Spread Btp/Bund

Sull’obbligazionario, lo Spread Btp/Bund con il decennale italiano al 3,52% e il benchmark tedesco al 2,39%.

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Forex, Commodity e Cripto

Sul forex, il cambio euro/dollaro si mantiene intorno a quota 1,04 mentre il dollaro/yen sale a 150,3.

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Tra le materie prime, il petrolio Brent a 72,7 dollari al barile.

L’oro scambia in area 2.850 dollari l’oncia.

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Fra le criptovalute, Bitcoin in recupero a 83.700 dollari dopo essere sceso stamani a 78 mila dollari.

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Gli eventi della giornata

I primi dati sull’inflazione armonizzata in Europa hanno mostrato un rallentamento allo 0,9% annuo in Francia e una crescita dei prezzi stabile in Italia (+1,7%) e Germania (+2,8%), in attesa del dato complessivo sull’eurozona di lunedì e la riunione Bce di giovedì prossimo, da cui si attende un taglio di 25 bp.

Negli Usa, il core Pce ha rallentato al 2,6% alleviando le preoccupazioni per una nuova fiammata inflazionistica, ma per la Fed si prospetta ancora una lunga pausa sui tassi. Focus sui dati della prossima settimana sul mercato del lavoro.

Nel frattempo, i mercati restano appesantiti dalle minacce di dazi. Trump ha ribadito che dal 4 marzo entreranno in vigore le tariffe contro Canada e Messico, insieme ad ulteriori tariffe del 10% sui prodotti cinesi, mentre dal 4 aprile verranno probabilmente imposti i dazi reciproci, anche contro l’Europa.