Notizie Indici e quotazioni Borse Europa archiviano l’ottava in positivo nonostante i deludenti indici Pmi

Borse Europa archiviano l’ottava in positivo nonostante i deludenti indici Pmi

22 Novembre 2024 17:40

Le principali Borse europee chiudono l’ultima seduta della settimana in rialzo, con focus sul deterioramento degli indici Pmi dell’eurozona.

Panoramica sulla chiusura delle Borse del 22 novembre 2024

Indici Europa e Italia

L’indice Euro Stoxx 50 chiude le contrattazioni in rialzo dello 0,7%, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib archivia la seduta in progresso dello 0,60% a 33.494,83 punti.

Positivi anche il Dax tedesco (+1%) e il Cac40 francese (+0,6%) e l’Ibex35 spagnolo (+0,4%).

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Migliori e Peggiori a Piazza Affari

Sul paniere principale di Piazza Affari, acquisti in particolar modo su Brunello Cucinelli, Diasorin e Terna.

Al contrario, i peggiori del listino sono Unicredit, Bper Banca e Banco Bpm.

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Obbligazionario e spread Btp/Bund

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund con il decennale italiano in calo al 3,50% e il benchmark tedesco in discesa al 2,25%, aspettando il giudizio di Moody’s sul rating dell’Italia.

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Forex, Commodity e Cripto

Sul Forex, il cambio euro/dollaro scende sotto quota 1,04 mentre il dollaro/yen si attesta a 154,9 con lo yen sostenuto dai dati sull’inflazione, oltre il 2%, che fanno presagire aumenti dei tassi in vista.

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L’escalation di tensioni tra Russia e Ucraina ha dato una spinta ai prezzi del petrolio e dell’oro.

Tra le materie prime, il petrolio Brent a 73,8 dollari al barile.

L’oro viaggia in zona 2.700 dollari l’oncia, in scia alle tensioni geopolitiche in Ucraina.

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Fra le criptovalute, il Bitcoin ha flirtato con i $100 mila ma viaggia sotto la soglia dei 99.000 dollari.

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L’agenda degli eventi

I Pmi hanno evidenziato una contrazione dell’attività a novembre, con un calo più rapido nel manifatturiero e un peggioramento anche nel settore dei servizi. Male soprattutto Germania e Francia, mentre sul fronte dei prezzi l’aumento dei salari continua a sostenere i costi dei servizi. Segnali che nel complesso hanno ravvivato le scommesse dei mercati per un taglio da 50 punti base da parte della Bce a dicembre.

Negli Usa, l’indice di fiducia dei consumatori dell’Università del Michigan è cresciuto meno delle stime a 71,8 punti. Il Pmi manifatturiero è calato oltre le aspettative a 48 punti, mentre l’indicatore dei servizi è aumentato a 57, più delle stime.

In giornata sono intervenuti anche diversi esponenti della Bce, tra cui Lagarde che ha parlato della necessità di velocizzare la creazione di un mercato unico europeo.
Per quanto riguarda la prossima settimana, attenzione all’inflazione dell’area euro, il core Pce Usa e i verbali della Fed. Giovedì Wall Street rimarrà chiusa per festività.