Notizie Indici e quotazioni Borse Europa archiviano l’ottava in calo. Wall Street verso il 50° record del 2024

Borse Europa archiviano l’ottava in calo. Wall Street verso il 50° record del 2024

8 Novembre 2024 17:50

Le principali Borse europee chiudono l’ultima seduta della settimana in calo, mentre a Wall Street l’S&P 500 si avvia a registrare la quarta sessione consecutiva in rialzo e il 50° record quest’anno, oltre che la migliore settimana del 2024.

Panoramica sulla chiusura delle Borse del 8 novembre 2024

Indici Europa e Italia

L’indice Euro Stoxx 50 chiude le contrattazioni in calo dell’1%, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib archivia la seduta in ribasso dello 0,48% a 33.816,58 punti.

Negativi anche il Dax tedesco (-0,8%) e il Cac40 francese (-1,2%) e l’Ibex35 spagnolo (-0,1%).

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Migliori e Peggiori a Piazza Affari

Sul paniere principale di Piazza Affari, acquisti in particolar modo su Banca Monte Paschi Siena, Pirelli e Prysmian.

Al contrario, i peggiori del listino sono Unipol, Azimut e Bper Banca.

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Obbligazionario e spread Btp/Bund

Rendimenti in calo sull’obbligazionario europeo e negli Usa sulla scadenza decennale. Lo spread Btp-Bund con il decennale italiano in discesa al 3,65% e il benchmark tedesco al 2,36%.

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Forex, Commodity e Cripto

Sul Forex, il cambio euro/dollaro scende a 1,074 e il dollaro/yen si deprezza a 152,5.

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Tra le materie prime, il petrolio Brent a 73,6 dollari al barile complice la delusione per le nuove misure di stimolo della Cina.

L’oro viaggia in zona 2.680 dollari l’oncia.

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Bitcoin sale in area 76.380 dollari.

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L’agenda degli eventi

Ieri la Fed ha tagliato i tassi di 25 bp come da attese e ha segnalato che i prossimi interventi saranno graduali. Il presidente della Fed, Jerome Powell, ha chiarito di essere pronto a difendere l’istituto dalle pressioni politiche in seguito alla rielezione di Donald Trump. Nel frattempo, gli operatori scommettono sulle future mosse del prossimo inquilino della Casa Bianca su dazi e investimenti per le aziende negli Usa.

Dall’agenda macro sono giunti i dati dell’Università del Michigan sulla fiducia dei consumatori americani, in rialzo a 73 punti a novembre (stima preliminare), sui massimi da aprile. In Italia, la produzione industriale ha segnato un calo dello 0,4% e le vendite al dettaglio sono aumentate dell’1,2% su base mensile a settembre.

La settimana prossima saranno pubblicati diversi indicatori economici. Mercoledì usciranno i dati sull’inflazione (core) negli Stati Uniti e giovedì seguiranno i prezzi alla produzione (sempre negli Usa). Lo stesso giorno saranno rese note le stime flash sul Pil dell’Eurozona nel terzo trimestre. Lato banche centrali, infine, avremo i verbali dell’ultima riunione Bce (giovedì) e gli interventi di vari esponenti, tra cui Lagarde (domani) e Powell (giovedì).