Borse Europa aprono in rialzo dopo i nuovi record di Wall Street
Le principali borse europee aprono in lieve rialzo, dopo i guadagni della seduta precedente e il nuovo record dell’S&P 500 a Wall Street.
Panoramica sull’apertura delle Borse del 13 marzo 2024
Indici Europa e Italia
L’indice Euro Stoxx 50 si trova dopo pochi minuti di scambi in rialzo dello 0,2%, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib mostra al momento un progresso dello 0,2% in area 33.400 punti.
Positivi anche il Dax tedesco (+0,2%), il Cac40 francese (+0,2%) e l’Ibex35 spagnolo (+0,6%).
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari, acquisti in particolare su Leonardo, Bper Banca e Iveco Group.
Al contrario, le vendite colpiscono soprattutto Erg, dopo i conti, Nexi e Mediobanca.
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Andamento Spread Btp / Bund
Sul fronte obbligazionario, lo Spread Btp/Bund con il rendimento del decennale italiano al 3,57% e quello del Bund al 2,3%.
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Forex e Commodity
Sul Forex, cambio euro/dollaro poco mosso a 1,093 e dollaro/yen stabile a 147,7 yen per dollaro.
Tra le materie prime, il petrolio Brent resta poco sopra gli 82 dollari al barile, in attesa dei dati americani sulle riserve e dopo il rapporto mensile dell’Opec che ha confermato una crescita robusta della domanda nel 2024, pari a 2,2 milioni di barili al giorno.
Il Bitcoin viaggia ancora sui massimi intorno a 71.800 dollari.
L’agenda macro
Giornata relativamente tranquilla dal punto di vista macro, con i soli dati sulla produzione industriale dell’eurozona e quelli sulle scorte di greggio negli Usa, dopo che il Pil del Regno Unito ha mostrato una ripresa a gennaio (+0,2%).
Ieri il rapporto di febbraio sui prezzi al consumo degli Usa ha evidenziato una lieve accelerazione, con una crescita del 3,2% su base annua, rispetto al 3,1% di gennaio, mentre il dato core ha rallentato meno del previsto, da 3,9% a 3,8%.
In Europa, il membro francese della Bce Villeroy ha affermato che un taglio dei tassi è più probabile a giugno che ad aprile.
Nei prossimi giorni sono in calendario i dati sui prezzi alla produzione e le vendite al dettaglio statunitensi, oltre alla fiducia dei consumatori.