Borse Europa aprono contrastate la nuova ottava
Le principali borse europee aprono contrastate la prima seduta della settimana che si prospetta piuttosto intensa. Sul fronte banche centrali il focus sarà sulla riunione Fed di mercoledì mentre lato macro il dato più atteso sarà l’inflazione in Eurozona di giovedì.
Wall Street ha chiuso la seduta di venerdì in rosso con l’indice S&P 500 (-0,1%) e il Nasdaq 100 (-0,6%), mentre prosegue la carrellata dei conti trimestrali delle big tech.
Panoramica sull’apertura delle Borse del 29 gennaio 2024
Indici Europa e Italia
L’indice Euro Stoxx 50 si trova dopo pochi minuti di scambi in ribasso dello 0,1%, mentre a Piazza Affari, l’indice Ftse Mib mostra al momento una variazione nulla in area 30.300 punti.
Debole il Dax tedesco (-0,3%), mentre sono sostanzialmente piatti il Cac40 francese e l’Ibex35 spagnolo.
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari gli acquisti in particolar modo sui petroliferi Saipem, Eni e Tenaris.
Al contrario, vendite soprattutto su Finecobank, Amplifon e Azimut.
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Andamento Spread Btp / Bund
Sul fronte obbligazionario, lo Spread Btp/Bund , con il rendimento del decennale italiano in calo al 3,77% e quello del Bund al 2,26%, mentre i Treasury decennali Usa si attestano al 4,11%.
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Forex e Commodity
Sul Forex, l’euro/dollaro scambia in area a 1,084, mentre il dollaro/yen viaggi a 147,8.
Tra le materie prime, il petrolio Brent supera gli 83 dollari al barile dopo i nuovi attacchi in Medio Oriente e in attesa del comitato di monitoraggio dell’OPEC+ di giovedì, che non dovrebbe modificare l’attuale politica produttiva.
Gli eventi da monitorare
La giornata odierna non prevede particolari appuntamenti, eccetto un discorso del vicepresidente Bce De Guindos e l’attività manifatturiera della Fed di dallas negli Usa.
Nei prossimi giorni, però, sono in calendario importanti riunioni di banche centrali e dati macro. Sul fronte banche centrali, il focus sarà sulla riunione della Fed di mercoledì, che dovrebbe confermare la necessità di non tagliare i tassi troppo presto. Oltre alla Fed saranno chiamate a decidere sui tassi anche la BoE (giovedì), la banca centrale brasiliana (mercoledì) e quella svedese (giovedì).
Sul fronte macro, i dati più attesi saranno l’inflazione in Eurozona (giovedì) con le prime indicazioni di Spagna, Francia e Germania in arrivo già tra martedì e mercoledì. Negli Usa saranno da monitorare soprattutto i dati sul mercato del lavoro (venerdì) con la crescita dei nuovi occupati attesa rallentare. In Cina avremo mercoledì i dati sui Pmi nazionali e giovedì il dato Caixin sul manifatturiero.
Continua, infine, la stagione delle trimestrali con importanti società tecnologiche che pubblicheranno i propri dati di bilancio e guidance prospettiche. Tra le principali Microsoft, Alphabet, Amd, Amazon, Apple e Meta. In programma giovedì anche il comitato di monitoraggio dell’Opec+ che non dovrebbe suggerire modifiche all’attuale politica produttiva.