Borse Europa aprono con segni rossi in attesa minute Fed e conti Nvidia
Le principali borse europee partono in territorio negativo, mentre ieri Wall Street ha chiuso poco sopra la parità.
Panoramica sull’apertura delle Borse del 22 maggio 2024
Indici Europa e Italia
L’indice Euro Stoxx 50 si trova dopo pochi minuti di scambi in calo dello 0,3%, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib mostra al momento un ribasso dello 0,3% in area 34.500 punti.
Negativi anche il Dax tedesco (-0,4%), il Cac40 francese (-0,4%) e l’Ibex35 spagnolo (-0,3%).
SEGUI: Indici di Borsa Mondiali
Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari, acquisti in particolare su Telecom Italia, Leonardo e Saipem.
Al contrario, le vendite colpiscono soprattutto Stellantis, dopo i dati sulle immatricolazioni in Europa, Terna ed Eni.
SEGUI: Quotazioni titoli Piazza Affari
Obbligazioni e Spread Btp/Bund
Sull’obbligazionario, lo Spread Btp/Bund con il decennale italiano al 3,84% e il Bund al 2,55%.
SEGUI: Valore Spread BTP/BUND 10 anni
Forex, Commodity e Cripto
Sul Forex il cambio euro/dollaro si mantiene in area 1,086 e il dollaro/yen sopra quota 156.
Tra le materie prime, il petrolio Brent a 82 dollari al barile, aspettando i dati odierni sulle scorte Usa e la riunione del 1° giugno dell’Opec+.
L’oro viaggia in area 2.420 dollari l’oncia.
Bitcoin scambia a 68.900 dollari.
L’agenda degli eventi
Attesa per gli appuntamenti chiave di oggi: le minute della Fed e soprattutto i risultati di Nvidia, in uscita a mercati chiusi. Nel frattempo, alcuni funzionari della banca centrale americana hanno ribadito la visione secondo cui saranno necessari più dati che confermino la discesa dell’inflazione per convincere il Fomc a tagliare i tassi.
In Europa, la presidente della Bce, Christine Lagarde, ha confermato che una riduzione dei costi di finanziamento a giugno è molto probabile, ma ha mantenuto la cautela sulle mosse successive.
La banca centrale della Nuova Zelanda ha invece avvertito che i tassi dovranno rimanere più alti più a lungo per controllare l’inflazione, sorprendendo i mercati.
Nel frattempo, l’inflazione del Regno Unito ha rallentato ad aprile, scendendo a 0,3% su base mensile e al 2,3% su base annua, dallo 0,6% e dal 3,2% di marzo, pur risultando superiore alle aspettative. Il dato core è calato dal 4,2% al 3,9%, contro il 3,6% previsto.
Domani l’attenzione si sposterà sugli indici PMI europei e americani, oltre che sui dati relativi alle negoziazioni salariali della zona euro.