Notizie Notizie Italia Borse Europa ancora sotto tiro, prosegue l’incubo dazi

Borse Europa ancora sotto tiro, prosegue l’incubo dazi

7 Aprile 2025 17:40

Altra giornata all’insegna della volatilità per le borse europee, in balia dei dazi e dei timori di recessione. La notizia di un dietrofront sulle tariffe ha innescato un momentaneo recupero, vanificato dalla smentita della Casa bianca, che ha fatto ripiombare l’azionario del Vecchio Continente in profondo rosso. In tale contesto, l’indice Vix si impenna in area 45 punti, rispetto ai 22 di una settimana fa.

Panoramica sulla chiusura delle Borse del 7 aprile 2025

Indici Europa e Italia

L’indice Euro Stoxx 50 termina in calo del 4,55%, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib chiude in ribasso del 5,18% a quota 32.853 punti.

In forte ribasso anche il Dax tedesco (-4,3%), il Cac40 francese (-4,8%) e l’Ibex35 spagnolo (-5,1%).

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Migliori e Peggiori a Piazza Affari

Nessun titolo del Ftse Mib registra variazioni positive. Le peggiori del paniere principale di Piazza Affari sono A2a, Recordati, Eni ed Enel.

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Obbligazioni e Spread Btp/Bund

Sull’obbligazionario, lo Spread Btp/Bund si amplia con il rendimento del decennale tedesco al 2,59% e il Btp in rialzo al 3,85%, in un contesto di flight to quality che penalizza i titoli di Stato dei Paesi più periferici.

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Forex, Commodity e Cripto

Sul forex, il cambio euro/dollaro arretra a 1,09 e il dollaro/yen risale a 147,7.

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Tra le materie prime, il petrolio Brent resta in calo a 64,3 dollari al barile, frenato dai timori per la domanda a causa delle tariffe e dell’economia in frenata.

L’oro buca al ribasso i 3.000 dollari l’oncia e scivola a 2,982 dollari. 

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Fra le criptovalute, Bitcoin viaggia a 78.400 dollari.

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L’agenda di oggi e della settimana

L’attenzione è puntata soprattutto sulla riunione dei ministri del commercio UE, chiamati a dare una risposta comune alle tariffe di Trump. Dall’agenda macro sono giunti i dati sotto le attese sulla produzione industriale tedesca, in calo dell’1,3% rispetto al mese precedente, e le vendite al dettaglio della zona euro (+0,3% m/m, +2,3% a/a)

Oltre all’evoluzione sul fronte dei dazi, nel prosieguo della settimana si attendono i dati sull’inflazione statunitense (giovedì), un intervento di Christine Lagarde all’Eurogruppo (venerdì) e l’avvio della stagione di trimestrali statunitensi con i conti di Wells Fargo, JPMorgan e Morgan Stanley in calendario venerdì.