Borse di nuovo in affanno, KO anche il petrolio. Ftse Mib riavvicina minimi annui
Tornano in maniera consistente le vendite sui mercati. L’exploit di ieri di Wall Street (+2,45% l’S&P 500) oggi fa il posto a cospicue vendite. I futures Usa che segnano ribassi consistenti fino a -2%. In Europa il Ftse Mib cede il 2,5% in area 21.533 punti, riavvicinandosi pericolosamente ai minimi annui intraday toccati il 7 marzo in area 21mila.
Oggi il sentiment globale è tornato negativo in attesa della testimonianza al Congresso USA del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell. Gli investitori aspettano possibili indicazioni circa la possibilità che anche a luglio la Fed porti avanti un aumento consistente di 75 bp dei tassi per contrastare l’inflazione.
In generale le Banche centrali sembrano decise a contrastare l’inflazione ad ogni costo, nonostante la possibilità che qualche Paese dell’Eurozona possa entrare in recessione tecnica (come affermato dal membro BCE, Kazimir). Sempre sul fronte BCE, ieri il finlandese Rehn, ha affermato che un rialzo a settembre maggiore di 25pb è “molto probabile”.
Dal fronte macro si confermano le forti pressioni inflattive, con l’indice dei prezzi al consumo in Gran Bretagna che segna +9,1% a maggio, in accelerazione dal 9% precedente e nuovo record a 40 anni. La Bank of England vede l’inflazione UK accelerare fino a +11% quest’anno.
Giù petrolio e commodity agricole
Da monitorare anche i prezzi del petrolio, oggi giù di oltre il 4% a seguito dell’intenzione di Joe Biden di sospendere la tassa federale sulla benzina per un periodo temporaneo. Il presidente statunitense oggi dovrebbe chiedere la sospensione temporanea della tassa federale di 18,4 centesimi al gallone sulla benzina, stando a quanto riferito dall’agenzia Reuters.
In generale è dietrofront per tutte le principali commodity. Sul fronte commodity agricole è in corso una profonda correzione per gli oli vegetali (l’olio di palma -38% circa dal picco di marzo). “La debolezza è legata alle forti esportazioni di palma dall’Indonesia, poiché il temporaneo blocco delle esportazioni deciso ad aprile ha fatto aumentare le scorte nei magazzini locali portando ad un cambio di strategia”, spiegano gli esperti di MPS Capital Services. Ieri sono state deboli anche le principali commodity agricole come grano (-5,7%), mais (-4%) e soia (-1,4%) dopo che i dati settimanali USA hanno mostrato una minore domanda dall’estero.
Sul Ftse Mib deraglia Saipem
Tra i singoli titoli oggi spicca Saipem arrivata a cedere il 15% dopo che il board ha approvato un aumento di capitale per un importo di 2 miliardi di euro che avrà luogo dal 27 giugno all’11 luglio 2022. Il prezzo di emissione delle Nuove Azioni incorporerà uno sconto di circa il 30% rispetto al prezzo teorico ex diritto (Theoretical Ex Right Price o TERP) delle azioni ordinarie Saipem, calcolato sulla base del prezzo di riferimento alla chiusura di ieri.
Male anche Tenaris (-4,89%) ed ENI (-3,56%) in scia al calo dei prezzi del petrolio. Oltre -3% anche per STM, mentre Stellantis annaspa a -3,75% in area 12,22 euro.
In affanno anche Leonardo (-2,7% a 9,80 euro) nonostante oggi gli analisti di Intesa Sanpaolo abbiano promosso il titolo a buy dal precedente Add con target price salito a 12,7 euro dal precedente 12,2 euro.