Bomi Italia: fondo ArchiMed lancia Opa a 4 euro
ArchiMed lancia l’Opa su Bomi Italia (capogruppo del Gruppo Bomi). La notizia ufficiale è arrivata nel fine settimana: il fondo paneuropeo di private equity specializzato nel settore sanitario ha promosso un’offerta pubblica di acquisto su Bomi Italia, appunto, che opera nell’ambito dei servizi per la tecnologia medica e nel comparto farmaceutico. L’offerta messa sul piatto da ArchiMed, pari a circa 70 milioni di euro, è condizionata a una serie di condizioni, tra cui il raggiungimento di adesioni pari al 90% del capitale sociale (soglia funzionale al successivo delisting della società), ma gode già del sostegno della famiglia Ruini fondatrice del Gruppo Bomi e di altri azionisti rilevanti che
insieme detengono circa il 70% della società quotata. In caso di successo, questa sarà la prima operazione per il nuovo fondo buy-and-build per il mid market di ArchiMed, MED Platform I (target 800 milioni di euro).
I dettagli dell’offerta
L’offerta per il Gruppo Bomi, quotato sul mercato Aim Italia di Borsa Italiana, prevede un esborso pari a 4 euro per azione (superiore del 30,67% al prezzo ufficiale di venerdì scorso, pari a 3,06 euro, e superiore del 50,38% rispetto al prezzo medio ponderato del titolo negli ultimi 6 mesi, pari a 2,66 euro), oltre a un’offerta sulle obbligazioni convertibili per un controvalore unitario di 4.000 euro. “Tutti gli azionisti significativi che allo stato attuale detengono, a conoscenza dell’offerente, partecipazioni superiori al 5% del capitale si sono impegnati ad aderire all’offerta di MED Platform I con la totalità delle loro azioni”, si legge nel comunicato congiunto diffuso sabato scorso.
Tra tali azionisti le società partecipate dalla famiglia Ruini (nonchè i relativi componenti singolarmente) da Quaestio Capital Management Società di Gestione del Risparmio (in nome e per conto del fondo Quaestio Italian Growth Fund) e da First Capital. A conti fatti, questi azionisti detengono rispettivamente circa il 50,4% (tra le società partecipate e i componenti della famiglia Ruini singolarmente intesi), il 12,4% e il 5,6% del Gruppo Bomi.
Nessun ribaltone ai vertici. In caso di esito positivo dell’offerta è, infatti, previsto che il management del Gruppo Bomi e l’amministratore delegato, Marco Ruini, rimangano in carica. Quest’ultimo reinvestirà oltre il 40% dei proventi dell’adesione, pari al 5% del capitale post operazione. Al completamento dell’offerta, il partner di ArchiMed, André-Michel Ballester, con oltre 30 anni di esperienza nel settore sanitario nei maggiori player europei e statunitensi nell’ambito della tecnologia medica, assumerà la carica di nuovo presidente del Gruppo Bomi.
“In aggiunta alla propria competenza nel settore e alle relazioni industriali, ArchiMed intende sviluppare significativi investimenti, al fine di consentire a Bomi Group di espandersi più rapidamente, sia per linee interne che per linee esterne. L’ingresso di un socio così forte e specializzato nel nostro settore all’interno del capitale di Bomi rappresenta un indubbio valore aggiunto per la realizzazione dei nostri ambiziosi obiettivi di crescita”, afferma Marco Ruini, amministratore delegato del Gruppo Bomi.