Blockchain: in Europa investimenti a 1,8 miliardi nel 2021
La blockchain si sta imponendo in tutto il mondo e trasversalmente in ogni settore dell’economia. Nel 2021 la spesa europea in questa tecnologia raggiungerà gli 1,8 miliardi di euro
Bitcoin e blockchain. Per chi è a digiuno di tecnologie informatiche i due termini sono quasi sinonimi. In realtà il bitcoin, o qualsiasi altra criptovaluta, possono essere definiti come una conseguenza della blockchain. Bitcoin e sorelle sono una moneta di pagamento virtuale per chi mette a disposizione la potenza del suo pc per verificare le transazioni del sistema. Il sistema è la blockchain e ne esistono tanti, così come esistono tante criptovalute.
Al di là delle oscillazioni delle criptovalute (il bitcoin è sceso oggi sotto quota 8.000 dollari Usa) e dello scoppio di eventuali bolle speculative, il futuro della blockchain non è in dubbio. Tanto che in Europa l’investimento in questa nuova tecnologia è stimato a 1,8 miliardi di euro nel 2021 con un tasso di crescita annuo del 66,6% (Cagr 2016-2021).
Le cifre sono contenute nel Worldwide semiannual blockchain spending guide elaborato da International data corporation (Idc).
Il 2018 sarà l’anno della blockchain
Secondo lo studio nel 2017 sono stati spesi 200 milioni di dollari in tecnologia blockchain, cifra che include i progetti sperimentali. Già quest’anno si spenderà tre volte tanto, superando i 600 milioni di dollari, prima di raggiugere gli 1,8 miliardi del 2021.
“Nel corso del 2017 molte società di diversi settori industriali hanno iniziato a comprendere la fattibilità, la sostenibilità e il potenziale della blockchain – spiega nella ricerca Carla La Croce – tanto che il 2018 sarà l’anno della blockchain.
Finanza e banche in corsa verso la blockchain
Chi ricorda cosa disse qualche mese fa Jamie Dimon, amministratore delegato di J.P. Morgan Chase? Definì il bitcoin “una frode…che farà una brutta fine” spingendosi a minacciare il licenziamento se avesse sorpreso un trader della banca a fare trading con la criptovaluta. Sorvolando sul fatto che la stessa banca ha successivamente acquistato un Etn (Exchange traded note) che replica l’andamento del rapporto tra Bitcoin ed euro/dollaro, recentemente Dimon si è detto dispiaciuto del commento e ha definito la blockchain (non il bitcoin) una realtà.
In effetti il settore bancario è quello che sta spendendo di più secondo i dati della ricerca di Idc. Nel 2018 si stima che il 46,7% degli investimenti in blockchain arriverà dal settore finanziario con le banche che metteranno sul piatto un gettone da 260 milioni di dollari. Distribuzione e servizi seguono con una previsione di spesa 2018 a 12 milioni di dollari. Una spesa inferiore in valore assoluto ma con un incremento del 79% rispetto al 2017 arriverà dalle telecomunicazioni.
La Commissione europea lancia un osservatorio sulla blockchain
L’Europa non vuole rimanere spettatore passivo della rivoluzione blockchain. Della sua importanza si è accorta anche Bruxelles. La Commissione europea ha annunciato settimana scorsa l’avvio di un Osservatorio e di un forum sulla tecnologia. Verranno inoltre incrementati i fondi destinati allo sviluppo della blockchain, portandoli nel 2020 a 340 milioni di euro.