Bitcoin, Sec sospende trading del titolo Crypto. In meno di tre mesi rally di oltre 17.000%
Le banche centrali e le autorità di mercato continuano ad avere le mani legate nei confronti del Bitcoin e di altre criptovalute, che per ora rimangono immuni a ogni tentativo di regolamentazione.
Lo stesso non vale per i titoli azionari di quelle società che hanno deciso di buttarsi a capofitto sul settore: è di poche ore fa, infatti, la notizia della decisione della Sec di sospendere il trading del titolo The Crypto, per sospetta manipolazione di mercato.
L’azione è volata di oltre il 17.000% in meno di tre mesi, facendo diventare miliardari i suoi fondatori nello stesso arco di tempo. Il timore della Sec è che gli investitori non stiano ricevendo informazioni accurate o semplicemente informazioni sufficienti sul gruppo. Il sospetto è, stando a quanto riportato dalla stessa Securities and Exchange Commission, di “transazioni potenzialmente manipolative” sul titolo della società californiana, con sede a Malibu.
Gli scambi di Crypto avvengono sul mercato over-the-counter, dove la supervisione è decisamente meno stringente rispetto a quella che viene applicata ai mercati regolamentati. Ma il rally stellare ha attratto l’attenzione dello stesso operatore di mercato OTC Markets Group (il mercato finanziario americano che fornisce informazioni di liquidità e prezzi su quasi 10.000 azioni scambiate sull’over-the-counter), che questo mese ha addirittura affiancato al ticker dell’azione il simbolo del teschio e delle tibie incrociate, come riporta un articolo di Bloomberg, avvertendo gli investitori di essere estremamente cauti prima di acquistare il titolo.
La Sec ha precisato che i timori riguardano i compensi che Crypto avrebbe pagato per promuovere le sue attività e, anche, le dichiarazioni contenute in alcuni comunicati alle autorità sui suoi piani, che permetterebbero agli insider di vendere le loro azioni.
La scorsa settimana, Crypto aveva reso noto che stava vendendo privatamente azioni a 7 dollari, a forte sconto rispetto ai 223 dollari che gli investitori stavano pagando sui mercati allo stesso momento.
Michael Poutre, amministratore delegato della società, aveva precisato che il prezzo di 7 dollari era stato comunicato a potenziali acquirenti settimane prima, (prima del balzo incredibile dell’azione).
Il titolo ha testato il suo massimo storico lo scorso 11 dicembre a $642, prima di chiudere a $575 nella sessione di lunedì.
Crypto investe in asset digitali e sta sviluppando un codice volto a gestire gli stessi. Stando a quanto reso noto alle autorità competenti, alla fine di settembre deteneva criptovalute per un valore di $900.110. In quel mese, il Bitcoin era scambiato a $4.171, prima di balzare a oltre $18.220.
La società ha perso più di 2,7 milioni di dollari quest’anno, a fronte di un fatturato di poche centinaia di migliaia di dollari. Ma la sua capitalizzazione è superiore a $11 miliardi, e il suo direttore generale James Gilbert detiene una quota che ora vale quasi $4,2 miliardi.