Notizie Notizie Italia Bio-on non supera test conti primo semestre, perdita più che triplicata

Bio-on non supera test conti primo semestre, perdita più che triplicata

1 Ottobre 2019 11:34

Il mercato accoglie con scetticismo i numeri del primo semestre diffusi da Bio-on. Il titolo del gruppo delle bioplastiche PHAs, finito sotto attacco del fondo speculativo Quintessential (che a luglio ha denunciato presunte irregolarità di bilancio con fatturato e crediti essenzialmente “simulati” grazie ad un network di scatole vuote, ndr) non ha ancora fatto prezzo con un calo teorico di circa il 35%. 

 

I ricavi semestrali risultano pari a 917 mila euro, di cui 767 mila realizzati con terzi, rispetto ad un totale ricavi del primo semestre 2018 pari a 6,123 mln. Questa diminuzione, rimarca Bio-on, è dovuta alla scelta aziendale di rallentare nella prima parte dell’anno 2019 le attività di licensing nell’ottica di sviluppo dell’attività produttiva diretta, scelta con conseguenti implicazioni sulle attività di investimento e sviluppo.

L’ebitda risulta negativo per 4,944 milioni di euro, negativo per 5,094 mln escludendo i ricavi attribuibili al Gruppo Bio-on, a fronte di un ebitda negativo del primo semestre 2018 pari a 2,376 mln. La società quotata sull’AIM di Borsa Italiana e attiva nel settore delle bioplastiche PHAs e della nuova chimica verde chiude il semestre con una perdita di periodo di 10,142 mln rispetto a una perdita di 2,959 mln nello stesso periodo del 2018.

 

AL VAGLIO IL PASSAGGIO DALL’AIM ALLO STAR 

La società guidata da Marco Astorri ha deciso di avviare i lavori per la redazione di un nuovo piano industriale per il periodo 2020– 2024, che andrà a sostituire il vecchio piano industriale. Il board sta analizzando l’ipotesi di avviare le procedure per il passaggio dal mercato Aim Italia al segmento Star.

Nonostante il rallentamento del business, la società bolognese confida di chiudere il 2019 con almeno 20 milioni di euro di ricavi netti provenienti da terzi, che si confronterebbero con circa 19 mln di ricavi netti sempre provenienti da terzi del 2018, e un Ebitda positivo di circa 8 mln che si confronterebbe con un ebitda positivo di circa 11,8 migliaia del 2018 (sempre escludendo i ricavi attribuibili al Gruppo Bio-on).

La Relazione Semestrale Consolidata è stata redatta in continuità con i principi applicati alla relazione finanziaria annuale consolidata dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2018, la cui correttezza e veridicità sono state confermate dal Parere Motivato dei due esperti indipendenti individuati dalla Società dopo un confronto con la Procura della Repubblica di Bologna in data 3 agosto 2019. Tale Parere Motivato conferma pienamente la bontà dell’operato della società. Le conclusioni del Parere Motivato degli esperti indipendenti Prof. Avv. Renzo Costi e Avv. Dott. Marcello Tarabusi, relative alla veridicità e completezza del bilancio 2018 evidenziano, tra l’altro, che le immobilizzazioni materiali in corso esposte nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2018 e nel bilancio separato al 31 dicembre 2018 di Bio-on sono rappresentate in modo conforme alla disciplina legale ed ai principi contabili di riferimento; le partecipazioni in imprese controllate o collegate esposte nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2018 e nel bilancio separato al 31 dicembre 2018 di Bio-on sono rappresentate in modo conforme alla disciplina legale ed ai principi contabili di riferimento; i crediti verso società partecipate esposti nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2018 e nel bilancio separato al 31 dicembre 2018 (per l’importo complessivo al 31 dicembre 2018 di circa 33.000 migliaia) sono rappresentati in modo conforme alla disciplina legale ed ai principi contabili di riferimento.

CONTRATTO NEL SETTORE BEVERAGE PER 10 MILIONI DI EURO

Bio-on ha inoltre annunciato di aver stipulato un contratto di licenza esclusiva dei diritti di sfruttamento produttivo e commerciale della tecnologia PHA nel settore beverage, della durata di 30 anni, a fronte di un corrispettivo pari a 10 milioni di euro da pagarsi in due tranche, una entro la fine del 2019 (pari a 1 milione migliaia) e una entro la fine del 2020 (pari a 9 mln). Il contratto prevede altresì il diritto esclusivo di Bio-on di fornire il PHA necessario per realizzare i prodotti per il settore beverage e running royalty del 2% sul fatturato dei prodotti – realizzati con la tecnologia Bio-on – venduti a livello mondiale. Al 30 settembre 2019, Bio-on e il partner finanziario hanno sottoscritto e versato gli aumenti di capitale deliberati dalle joint-venture nel settore cosmetico e dell’oral care, Aldia S.p.A. e Liphe S.p.A., e queste hanno pagato l’entry fee prevista dai contratti di concessione in licenza della tecnologia stipulati con Bio-on S.p.A. per un ricavo proveniente da terzi pari a complessivi Euro 1.600 migliaia.

IN CORSO TRATTATIVE PER ALTRE FORNITURE DI PHA

La società attiva nel settore delle bioplastiche PHAs rimarca che sono in corso numerose altre trattative che hanno a oggetto fornitura del prodotto PHA, licenze di concessione di tecnologia (sia con riferimento alla costruzione di impianti produttivi di PHA sia con riferimento ad applicazioni del PHA per prodotti finiti) e joint-venture che la società confida di poter concludere entro la fine del corrente esercizio. “Le trattative stanno purtroppo scontando un forte rallentamento a causa dell’effetto sul mercato dei clienti e dei fornitori dell’attacco di luglio scorso da parte di QCM circa la bontà della tecnologia sviluppata dalla Società e della capacità della stessa di concretizzarne la relativa fruibilità”. precisa una nota.