Big tech: Apple tiene con speranze AI, giù Amazon. Sprofonda Intel
Il settore tecnologico resta al centro dell’attenzione a Wall Street e non solo. Dopo aver trainato il mercato azionario per gran parte del 2024, le big tech stanno fornendo segnali contrastanti, facendo sorgere tra gli investitori diversi dubbi sulla sostenibilità dei guadagni nella seconda metà dell’anno. Dubbi che stanno pesando sul Nasdaq, in calo del 2,3% nella sessione precedente e previsto in ribasso anche oggi, con il future E-mini Nasdaq 100 in flessione dell’1,5%. Ieri a mercati chiusi sono state diffuse le trimestrali di tre colossi: Apple, Amazon e Intel. Ecco com’è andata.
Apple punta sull’AI per rilanciare gli iPhone in Cina
Nel terzo trimestre fiscale Apple ha realizzato ricavi per 85,78 miliardi di dollari, in aumento del 4,9% su base annua e al di sopra del consensus di Bloomberg (84,46 mld). Oltre le attese le entrate da iPhone (39,3 miliardi, -0,9%) e da servizi (24,21 miliardi, +14%), ma deludono i ricavi in Cina (14,73 miliardi, -6,5%, contro 15,3 miliardi attesi). L’Eps si attesta a 1,4 dollari, rispetto a 1,35 dollari previsti dagli analisti.
L’amministratore delegato Tim Cook, nel corso della conference call post risultati, ha affermato che le nuove funzionalità di intelligenza artificiale della piattaforma Apple Intelligence stimoleranno nuovamente le vendite di smartphone, agevolando il ciclo di sostituzione dei dispositivi meno aggiornati. Questo dovrebbe aiutare la società di Cupertino a contrastare il rallentamento delle vendite che ha colpito soprattutto la Cina.
Apple prevede che le vendite nel quarto trimestre, che terminerà a settembre, cresceranno ad un ritmo simile al periodo appena concluso. Questo implica un aumento pari a circa il 5%, superiore al 4% previsto dagli analisti. Per i servizi è attesa ancora una crescita in doppia cifra.
Nel mercato after hours il titolo ha registrato un guadagno dello 0,6%.
Presa di posizione di Apple contro le app cinesi
Nel frattempo, Cupertino sta aumentando il pressing su Tencent e ByteDance per apportare modifiche alle loro popolari app cinesi, una mossa che rischia di infiammare le tensioni nel più grande mercato di smartphone al mondo.
La società americana ha chiesto alle due aziende asiatiche di intervenire per evitare che i loro creatori di app aggirino la commissione del 30% di Apple. Il produttore di iPhone ha quindi minacciato Tencent di rifiutare aggiornamenti essenziali di WeChat e ha comunicato a ByteDance che non avrebbe accettato nuovi update di Douyin – il cugino cinese di TikTok.
Amazon: guidance sotto attese oscura performance cloud
Brusco calo invece per Amazon nelle contrattazioni dopo la chiusura del mercato. Il titolo del colosso dell’e-commerce è sceso di quasi 7 punti percentuali dopo aver fornito un outlook inferiore alle attese per il trimestre in corso.
La società guidata da Andy Jassy ha previsto ricavi tra 154 e 158,5 miliardi di dollari, rispetto alla stima mediana di 158,43 miliardi, e un utile operativo nel range 11,5-15,0 miliardi, contro una previsione di 15,66 miliardi
Le prospettive sotto le attese hanno messo in ombra la forte crescita del business cloud. I ricavi di Amazon Web Services sono aumentati del 19% a 26,3 miliardi, a fronte di un incremento previsto del 17,2%, registrando inoltre il secondo trimestre consecutivo di crescita congiunturale.
I ricavi totali sono aumentati del 10% a 148 miliardi (stima 148,8 miliardi), mentre l’utile operativo è balzato (+91%) a 14,7 miliardi (consensus 13,6 miliardi).
Le previsioni sulla redditività del terzo trimestre suggeriscono una moderazione nel margine operativo, legata soprattutto alle ingenti spese per l’intelligenza artificiale. Amazon, infatti sta investendo molto nel breve termine per capitalizzare le opportunità legate all’AI generativa, potenziando ulteriormente il business AWS.
Intel a picco con previsioni 3Q, taglio personale e stop dividendi
Sprofonda (-19%) nel mercato after hours Intel, dopo aver svelato previsioni poco incoraggianti e un piano per tagliare oltre 15.000 posti di lavoro (circa il 15% del totale), a testimonianza degli sforzi per rimanere competitiva nell’arena dell’intelligenza artificiale.
Nel secondo trimestre, la società ha registrato un profitto di 2 centesimi per azione e un fatturato di 12,8 miliardi di dollari, in calo dell’1%. Gli analisti avevano stimato un EPS di 10 centesimi e vendite per 12,95 miliardi di dollari.
Per i tre mesi in corso, Intel prevede ricavi tra 12,5 e 13,5 miliardi di dollari, a fronte dei 14,38 mediamente stimati dagli analisti. La proiezione include una perdita netta adjusted di 3 centesimi per azione, a fronte di un Eps atteso di 30 centesimi.
A partire dal quarto trimestre verranno sospesi i pagamenti dei dividendi agli azionisti (prima volta dal 1992), fin quando i flussi di cassa non miglioreranno, tornando su livelli “sostenibilmente più alti”
Il Ceo Pat Gelsinger ha dichiarato che il percorso “non sarà facile” e che l’azienda sta andando incontro a cambiamenti storici. Le difficoltà della società sono legate alla perdita di clienti, a discapito dei rivali specializzati nell’intelligenza artificiale, come Nvidia, AMD e TSMC.
I risultati di Microsfot, Meta Platforms e Alphabet
I conti di queste tre big arrivano dopo quelli diffusi in settimana da Microsoft e Meta Platforms. La prima non ha pienamente convinto, a causa di un rallentamento della crescita nel suo business cloud Azure e ha previsto una spesa elevata in data center. La casa madre di Facebook invece ha riportato risultati ottimistici, grazie alle prospettive di monetizzazione dell’intelligenza artificiale.
In precedenza, Alphabet è crollata sotto il peso di costi troppo elevati, che hanno messo in secondo piano le vendite sopra le attese.