Bce e nuove possibili operazioni Tltro: nessuna decisione ‘affrettata’
In mattinata i deboli dati arrivati dall’attività manifatturiera della zona euro (con il Pmi manifatturiero di febbraio sceso sotto la soglia critica dei 50 punti, vedendo i minimi a quasi 6 anni) avevano rimesso in moto i rumors sulla possibilità che la Banca Centrale europea (Bce) valuti nuovi stimoli. Nel primo pomeriggio sono arrivati i verbali della riunione di fine gennaio della Bce che illustrano le crescenti preoccupazioni in seno all’istituto guidato da Mario Draghi, che tornerà a riunirsi il prossimo 7 marzo.
Dalle minute pubblicate oggi si apprende che la discussione del Consiglio direttivo della Bce, nel meeting di fine gennaio a Francoforte, si è focalizzata sull’andamento dell’economia della zona euro, analizzando i rischi che incombono sull’area e che sono in aumento. “Sebbene i governatori abbiano sottolineato che la crescita resta positiva e le probabilità di una recessione rimangano basse – si legge nei verbali diffusi oggi – Allo stesso tempo, è stata ampiamente condivisa la percezione che esisteva un’elevata incertezza al momento quanto alla persistenza di questa fase di debolezza”. Nel complesso, si legge ancora nel documento, i membri erano d’accordo sul fatto che i rischi per le prospettive dell’area dell’euro si sono spostati verso il basso “a causa della persistenza di incertezze legate a fattori geopolitici e alla minaccia di protezionismo, vulnerabilità nei mercati emergenti e volatilità dei mercati finanziari”.
“I verbali della riunione della Bce di gennaio mostrano come sia sempre più preoccupata per le prospettive economiche, ma ha bisogno di tempo aggiuntivo, come tutti gli altri, per valutare se la fase di rallentamento è solo temporanea o no”, scrive il capo economista di Ing, Carsten Brzeski.
Nel primo meeting del 2019, Draghi & Co hanno inoltre preso in considerazione gli strumenti di politica monetaria disponibili per fornire liquidità nel lungo termine. La Bce scrive nelle minute: “eventuali nuove potenziali operazioni dovrebbero riflettere gli obiettivi di politica monetaria da raggiungere”. E aggiunge: “Sebbene le decisioni in merito non debbano essere prese con troppa fretta, le analisi tecniche necessarie per preparare le opzioni politiche per le future operazioni di liquidità dovrebbero procedere in maniera rapida“.
Proprio durante la conferenza stampa del 24 gennaio Mario Draghi, numero uno della Bce, aveva ammesso “Il programma Tltro (finanziamenti a banche Eurozona a tassi agevolati) è stato citato nella riunione del consiglio direttivo” ma “nessuna decisione è stata presa”. Sempre sul tema nei giorni scorsi si è espresso Peter Praet, attuale capoeconomista della Bce, secondo il quale a marzo il programma Tltro verrà discusso, ma non è scontata una decisione sull’effettivo lancio.
Nei giorni scorsi Antonio Cesarano di Intermonte Sim indicava, come ipotesi di compromesso più verosimile al momento, queste tempistiche:
• 7 marzo: annuncio dell’operazione
• 10 aprile: pubblicazione dei dettagli
• Giugno: partenza effettiva dell’operazione LTRO/TLTRO