Bce, creare piattaforma unica per trading Npl. Bankitalia lancia alert su nuovi criteri contabili
L’unica via per risollevare i bilanci delle banche europee dalla zavorra dei crediti deteriorati (Npl) consiste nella creazione di una piattaforma unica privata europea per la negoziazione degli stessi: parola di Banca Centrale Europea, messa nero su bianco all’interno del rapporto semestrale “Financial Stabilty Review”.
Una soluzione in tal senso, scrive la BCE, consentirebbe di mettere a punto una nuova piattaforma unica che funga da banca dati per i crediti deteriorati, sistema di scambio e al contempo da archivio dei dati sugli scambi.
Fra i vantaggi quello di ridurre gli spread bid – ask
Secondo gli studiosi dell’Eurotower una simile piattaforma avrebbe vantaggi in termini di trasparenza, abbatterebbe i costi delle transazioni, migliorerebbe il coordinamento in caso di richieste di multipli creditori e aprirebbe il mercato a nuovi investitori.
“Una più ampia partecipazione degli investitori avrebbe numerosi importanti benefici, con una chiusura del divario tra le quotazioni ‘bid’ e ‘ask’, in un mercato più competitivo che attrarrebbe anche investitori che operano con un profilo di rischio più basso” dice ancora la Bce.
Parallelamente, l’altro volto dell’Eurotower, quello della vigilanza bancaria europea, difende la proposta di chiedere alle banche maggiori accantonamenti sui nuovi crediti deteriorati.
Tra gli obiettivi di Francoforte vi è quello di far fronte al problema dei crediti deteriorati. Ad oggi, lo stock di Npl in portafoglio alle banche della zona euro è pari a circa 800 miliardi di euro. L’addendum della Bce prevede che dal primo gennaio 2018 i nuovi crediti deteriorati debbano essere coperti al 100% in due anni se non assistiti da garanzia e in sette anni se garantiti.
Venerdì scorso il capo della vigilanza, Daniele Nouy ha sottolineato che la Bce ha “delle ferme aspettative su questo punto ma una soluzione sostenibile deve andare oltre la sola questione degli Npl in quanto il settore bancario europeo ha bisogno di un consolidamento”.
Bankitalia, alert nuovi criteri contabili
Per quanto riguarda gli istituti di credito italiani i problemi potrebbero non provenire solo dal fronte Npl. Secondo il rapporto di Bankitalia sulla Stabilità finanziaria “l’introduzione dal 2018 dell’IFRS 9, il nuovo principio contabile internazionale che sostituirà lo IAS 39, determinerà per le banche italiane una riduzione media del CET1 ratio stimata in 38 punti base”.
L’impatto è meno rilevante (-37 punti base) per le banche significative e più marcato (-47 punti base) per le banche meno significative, ha concluso Bankitalia.