Barometro Lyxor: ancora flussi sostenuti per mercato europeo degli ETF
Anche nel mese di luglio i flussi sul mercato europeo gli ETF sono stati sostenuti e la raccolta netta di nuovi nuovi capitali (NNA) ha raggiunto un totale di 8,7 miliardi di euro. Gli asset degli ETF dei mercati emergenti e a reddito fisso si sono ridotti sensibilmente, per effetto della presa di consapevolezza, da parte degli investitori, dell’approccio potenzialmente più restrittivo di Federal Reserve (Fed) e Banca centrale europea (Bce). Queste le principali tendenze mensili che emergono dal Barometro Lyxor sui flussi degli ETF europei. Le masse in gestione complessive degli ETF sono, invece, aumentate del 13% rispetto alla fine dello scorso anno, portandosi a 583 miliardi di euro, compreso il contributo positivo della performance di mercato del 2 per cento.
Bene gli azionari e materie prime
A luglio sia l’equity sia le materie prime hanno mostrato flussi positivi, mentre quelli verso gli ETF a reddito fisso sono diminuiti, avvicinandosi al dato mensile più basso dell’anno toccato ad aprile. Più nel dettaglio, dall’analisti mensile di Lyxor emerge che gli afflussi verso gli ETF azionari hanno toccato quota 5,5 miliardi di euro. In un contesto di persistente e solida espansione economica nell’area euro, i flussi positivi verso gli ETF azionari europei hanno così registrato il secondo mese di maggior successo da inizio anno con 3,4 miliardi di euro, pari a due terzi degli afflussi azionari complessivi.
Tra le tendende di luglio, gli investimenti in ETF su azioni statunitensi hanno continuato a recuperare terreno, raggiungendo quota 774 milioni di euro, supportati dall’indebolimento del dollaro statunitensi e da un’ottima stagione delle trimestrali, specialmente nel settore tecnologico.
I flussi verso gli ETF su azioni della regione Asia-Pacifico sono diminuiti a 301 milioni di euro, mentre quelli verso gli ETF globali hanno continuato a decelerare fino a 253 milioni di euro, dato che la normalizzazione monetaria globale ha catalizzato l’attenzione e destabilizzato i mercati. Ciò ha avuto ripercussioni negative anche sui flussi verso gli ETF azionari dei mercati emergenti, calati a 306 milioni di euro, il livello più basso degli ultimi 6 mesi.
I flussi verso gli ETF a reddito fisso sono diminuiti (2,3 miliardi di euro), avvicinandosi al dato mensile più basso dell’anno toccato ad aprile. I Titoli di Stato sia dei mercati sviluppati che di quelli emergenti hanno risentito del contesto più restrittivo negli Stati Uniti e in Europa, nonché della minaccia di un incremento dei tassi. Il Barometro mensile curato da Lyxor ha infine messo in evidenza che i flussi relativi alle materie prime hanno evidenziato un’impennata (748 milioni di euro), segnando un record rispetto agli scorsi 12 mesi, e si sono concentrati in larga misura sugli ETF su metalli preziosi.