Bankitalia, debito pubblico schizza. Cosa accade ai Btp nei portafogli investitori esteri?
Nuovo, ennesimo record storico per l’Italia sul fronte del debito pubblico. Nel mese di marzo, come ha messo nero su bianco oggi la Banca d’Italia, è stata raggiunta la quota di 2.789,8 miliardi di euro (battuto il primato del mese di febbraio 2023). Un aumento che ha portato ad ‘accumulare’ oltre 20 miliardi di debito nei soli primi tre mesi dell’anno.
Per Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori (Unc) questo nuovo record del debito pubblico rappresenta “un rialzo esponenziale preoccupante e allarmante visti i rialzi dei tassi dovuti alla nuova politica monetaria restrittiva della Bce“.
E dopo una breve pausa nel mese di aprile la corsa rialzista dovrebbe continuare sino a giugno, con Mazziero Research che stima un debito compreso tra 2.790 e 2.811 miliardi. Si ricorda che nel Documento di economia e finanza (DEF) il Governo stima un debito a fine anno a 2.870 miliardi.
I numeri di Bankitalia
Secondo i dati diffusi dalla Banca d’Italia stamattina, lo scorso marzo il debito delle amministrazioni pubbliche ha mostrato un aumento di 17,8 miliardi di euro rispetto al mese precedente, schizzando a quota 2.789,8 miliardi.
In particolare, l’istituto di via Nazionale guidato da Visco spiega che “il fabbisogno delle amministrazioni pubbliche (31,3 miliardi) e l’effetto degli scarti e dei premi all’emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e della variazione dei tassi di cambio (0,4 miliardi) hanno più che compensato la riduzione delle disponibilità liquide del Tesoro (13,9 miliardi, a 29,4)”.
Se si osserva la ripartizione per sottosettori, il debito delle amministrazioni centrali è aumentato di 18 miliardi, mentre quello delle amministrazioni locali è diminuito di circa 0,1 miliardi. Sostanzialmente stabile il debito degli enti di previdenza è rimasto invece sostanzialmente stabile.
La quota del debito detenuta dalla Banca d’Italia a fine marzo era pari al 25,8 per cento (dal 26,2 per cento del mese precedente); quella detenuta dai non residenti era pari a febbraio (ultimo mese per cui questo dato è disponibile) al 26,6 per cento. A marzo la vita media residua del debito è rimasta stabile a 7,7 anni.
Voce entrate tributarie
A marzo le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari a 35,0 miliardi, in aumento del 5,5 per cento (1,8 miliardi) rispetto al corrispondente mese del 2022. Nel primo trimestre del 2023 le entrate tributarie sono state pari a 114,2 miliardi, in aumento del 4,8 per cento (5,2 miliardi) rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente.
Btp nei portafogli degli investitori esteri: ecco cosa è cambiato
Nella pubblicazione statistica “Finanza pubblica: fabbisogno e debito”, diffusa oggi dalla Banca d’Italia, emerge che a febbraio il controvalore del portafoglio di titoli di Stato italiani detenuto da soggetti esteri è in lieve aumento rispetto alla passata rilevazione. Il valore di febbraio è pari a 618,812 miliardi di euro rispetto ai 614,940 miliardi di gennaio. Lo scorso dicembre il valore era 621,563 miliardi.