Bank of England: c’è Carney per il dopo-Carney?
Mark Carney potrebbe decidere di traghettare la Bank of England nel post-Brexit. L’indiscrezione, circolata qualche giorno fa, oggi è stata rilanciata dalla BBC. Secondo l’emittente d’Oltremanica, al chairman sarebbe stato chiesto di restare oltre la scadenza, fissata a giugno 2019, per gestire una situazione che si annuncia particolarmente difficile (con o senza accordo con le autorità europee).
Secondo i ben informati, Carney avrebbe già dato la sua disponibilità a restare per altri 12 mesi. La sostituzione del n.1 della BoE, la cui contrarierà all’uscita dal blocco europeo gli ha fatto piovere addosso numerose critiche, oltre ad essere oggettivamente difficile, non sono molti i candidati disponibili a prendere il timone dell’istituto londinese in una fase così complessa, rappresenterebbe una delle poche certezze per gli operatori, che da sempre riconoscono la grande competenza del banchiere canadese.
“La richiesta sarà avanzata”, ha detto John Mann, parlamentare del partito laburista. “Nel caso in cui non dovesse avere offerte migliori, mi aspetto che resti…non credo che voglia lasciare in un momento di tale crisi”.
Più cauto James Slack, portavoce governativo. “Il governatore ha detto che intende dimettersi nel 2019, è questo lo scenario”. Alla domanda se l’esecutivo chiederà a Carney di restare, Slack ha dichiarato “il Primo Ministro ritiene che il governatore abbia fatto un buon lavoro”.
Nominato nel 2013 per un mandato di otto anni, Carney ha subito messo in chiaro che, causa impegni familiari, non sarebbe stato in grado di restare più di cinque anni. Dal 2018, la data dell’addio è slittata di un anno, a luglio 2019, a causa del voto sulla Brexit e ora una nuova estensione potrebbe già esser stata decisa.
Ne sapremo di più domani, quando il chairman è atteso in audizione presso la Commissione del Tesoro del Parlamento britannico.