Banco BPM incassa utili record e regala più dividendi
Banco BPM incassa un utile che fa la sua storia e propone dividendi più ricchi agli azionisti.
L’istituto guidato dall’amministratore delegato Giuseppe Castagna ha annunciato di aver concluso il 2022 con una redditività record, presentando anche la proposta di un bel regalo agli azionisti:
alla prossima assemblea dei soci, Piazza Meda proporrà infatti un aumento dei dividendi del 21%, da 19 centesimi a 23 centesimi di euro.
Il ceo Castagna si è confermato inoltre fiducioso nel futuro della banca, anticipando anche la possibilità che i target dell’attuale piano industriale vengano rivisti al rialzo.
Una revisione del piano avverrà “molto probabilmente entro la fine dell’anno”, ha detto il numero uno dell’istituto, nel corso della conference call con cui ha presentato e commentato i risultati del 2022.
Non solo: per l’intero esercizio del 2023, la banca stima “un significativo miglioramento dell’utile netto del gruppo rispetto allo scorso anno, con un trend che, anche in proiezione, supera sia la traiettoria di redditività che i target complessivamente delineati nel piano strategico”.
Nella nota si legge che “gli ottimi risultati registrati nel 2022 consentono di incrementare il target di utile 2023: Eps maggiore di 60 centesimi di euro rispetto a circa 49 centesimi originariamente previsti dal piano strategico”.
A tal proposito, il ceo Castagna ha fatto notare che Banco BPM ha alzato i target sui conti del 2023 senza ancora lanciare una revisione formale del piano industriale, che “andrà fatta formalmente nelle sedi opportune”.
Sul fronte dividendi, le dichiarazioni sono state più che promettenti:
“Quest’anno abbiamo alzato il payout al 50%. Forse il 2023 può essere un buon anno per cambiare la nostra policy. Vedremo se raggiungeremo i risultati e potremo cambiare la policy”.
In Borsa, il titolo Banco BPM non brinda tuttavia ai conti record, tutt’altro: le azioni cedono fino a oltre -3% sul listino benchmark della borsa di Milano. Va detto che il titolo Banco BPM ha segnato un rally del 25% dall’inizio del 2023.
Banco BPM presenta il miglior risultato dalla nascita
Veniamo ai numeri di Banco BPM, diffusi con il comunicato che Piazza Meda ha diffuso dopo la fine della giornata di contrattazioni di ieri di Piazza Affari:
“Nel corso del 2022, nonostante il difficile quadro macroeconomico, lo sforzo commerciale ed organizzativo del Gruppo ha fatto registrare ottimi risultati operativi, con una redditività a livelli record che ha consentito il raggiungimento di un risultato netto pari a € 703 milioni, che sale al livello di € 886 milioni in termini di risultato netto adjusted, che rappresenta il miglior risultato dalla nascita del Gruppo Banco BPM“.
I proventi operativi della banca, in particolare, hanno evidenziato “una performance rilevante”, attestandosi a € 4,706 miliardi, in rialzo del 4,3% su base annua, “grazie al contributo positivo del margine di interesse (+13,4% a/a) e all’apporto del business assicurativo”.
“Tale dinamica – si legge ancora nella nota – unitamente all’attenta gestione dei costi, ha consentito il raggiungimento di un cost/income ratio pari al 54,0% in miglioramento rispetto al 55,8% dell’esercizio 2021″.
Le rettifiche sui finanziamenti alla clientela di Banco BPM sono ammontate nel corso del 2022 a € 682 milioni, in ribasso del 23,1%
y/y, “pur garantendo il mantenimento di un solido profilo di copertura dei crediti”.
Banco BPM ha messo in evidenza anche che “l’ulteriore progresso del processo di derisking (€ 2,6 miliardi nel 2022, inclusa la cessione relativa al progetto ‘Argo’ finalizzata nel secondo trimestre dell’anno) ha consentito di proseguire nell’azione di riduzione dei non performing loans, la cui incidenza sul totale dei crediti lordi” è scesa al 4,2%, “portando il totale dei crediti non performing lordi da € 6,4 miliardi di fine 2021 a € 4,8 miliardi”.
La posizione patrimoniale della banca si è confermata “molto solida”, con un CET 1 ratio e MDA buffer fully phased con l’applicazione del Danish Compromise rispettivamente al 13,3% e a 464 p.b. e un livello stated CET 1 Ratio phased-in e CET 1 Ratio fully phased rispettivamente al 14,3% e al 12,8%.