Notizie Notizie Italia Banco BPM: utili e NII forti anche senza aiuto tassi Bce? Occhio al trend del titolo. Analisti non escludono sorprese

Banco BPM: utili e NII forti anche senza aiuto tassi Bce? Occhio al trend del titolo. Analisti non escludono sorprese

29 Luglio 2024 14:45

Attesa per gli utili di Banco BPM, che toglierà il velo dai conti del secondo trimestre del 2024 il prossimo 6 agosto.

Manca ancora un po’, dunque, per conoscere la trimestrale della banca italiana guidata dal ceo Giuseppe Castagna, che arriverà insieme a quelle della banca senese Mps-Monte dei Paschi di Siena, e dopo quella già diffusi di Intesa SanPaolo, in calendario questa settimana.

UniCredit, la banca gestita dall’amministratore delegato Andrea Orcel, è stata la prima a pubblicare i conti del secondo trimestre e del primo semestre di quest’anno, la scorsa settimana, mettendo in evidenza la resilienza del suo NII, margine netto di interesse.

Gli altri istituti di credito italiani faranno lo stesso?

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Il titolo Banco BPM avanza alle 14.40 circa ora italiana di appena lo 0,13%, a quota 6,41 euro.

Banco BPM sfida tassi Bce più bassi. Non escluse sorprese su NII

Gli analisti interpellati da Bloomberg prevedono per Banco BPM un utile netto di 374,67 milioni, in rialzo rispetto ai 370,22 milioni del primo trimestre del 2024, a fronte di un fatturato pari a 1,349 miliardi, in flessione rispetto agli 1,433 miliardi dei primi tre mesi dell’anno.

L’utile operativo di Piazza Meda è previsto a 670,200 milioni, in crescita rispetto ai 633,98 milioni del primo trimestre.

Così come nel caso delle altre banche italiane, l’attenzione degli investitori si concentrerà soprattutto sull’NII di Banco BPM, ovvero sul margine netto di interesse su base adjusted, atteso a 850,88 milioni, in calo rispetto agli 864,4 milioni del primo trimestre del 2024, ma sostanzialmente stabile, nonostante la fine del sostegno assicurato dalla Bce di Christine Lagarde per ben due anni, nel 2022 e nel 2023, attraverso la continua carrellata di rialzi dei tassi.

La notizia positiva per tutte le banche italiane e dell’area euro è che, con il tasso di inflazione che non è sceso ancora al target del 2% della Bce, è improbabile che la presidente Christine Lagarde e i suoi si lancino in una fase di corposi tagli ai tassi.

Tutt’altro, visto che i dubbi su quando l’Eurotower tornerà a tagliare i tassi dopo  la prima riduzione dall’era Draghi annunciata il 6 giugno scorso, rimangono.

La Banca centrale europea non ha alcuna fretta di tagliare i tassi, come è emerso dallultimo meeting di luglio del Consiglio direttivo.

Banco BPM può dunque contare su una politica monetaria della Bce meno accomodante di quanto scommesso dai mercati alla fine dello scorso anno.

Detto questo, come ha scritto in una nota dedicata a Piazza Meda Lento Tang, analista del settore bancario di Bloomberg Intelligence, il “ tasto dolente per Banco BPM è la sua elevata sensibilità, rispetto alle altre banche, ai tassi di interesse (decisi dalla Bce)”. Fattore che rende più impegnativo per la banca italiana riuscire a conservare il suo livello di redditività senza l’assist della Bce.

L’NII dell’istituto è ovviamente destinato a scendere. Detto questo, sempre Tang ha affermato che Banco BPM potrebbe confermarsi ottimista proprio sul trend del margine netto di interesse, fino al punto di ribadire o anche di “rivedere al rialzo la sua guidance” sull’NII, prevedendo una “crescita positiva, rispetto al trend piatto stimato dal consensus degli analisti”.

Altro elemento positivo previsto dall’analista di Bloomberg Intelligence è la solidità della qualità degli attivi, che dovrebbe rimanere “benigna”.

Non è dunque escluso che, con l’arrivo dei conti del secondo trimestre e a dispetto dell’espansione dei costi, Banco BPM riveda al rialzo anche la guidance sull’eps.

Il punto di forza delle commissioni e il trend brillante del titolo

L’istituto potrebbe inoltre individuare un punto di forza focalizzando la sua attenzione sulle “commissioni”, che potrebbero aver battuto nel trimestre terminato a giugno l’outlook del consensus, che è di una crescita pari ad appena l’1%.

Per quanto riguarda la voce LLP relativa al secondo trimestre, ovvero a quella relativa alle riserve che la banca accantona per far fronte al rischio di perdite future sui crediti, queste secondo Tang dovrebbero essere salite meno del 10% rispetto al primo trimestre dell’anno, mentre i costi operativi dovrebbero essere aumentati del 5-6%.

Per quanto riguarda il trend del titolo, Banco BPM ha alle spalle una settimana non tra le migliori (-1,29%), ma nel più lungo termine la performance delle azioni sul Ftse Mib di Piazza Affari si conferma decisamente brillante.

Nell’ultimo mese il titolo è salito del 6,9% circa, balzando di oltre il 34% dall’inizio dell’anno.

Su base annua la performance è stata di un progresso superiore a +43%, mentre negli ultimi tre anni le azioni sono volate di oltre il 153%.

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