Banco Bpm: Castagna promette più cessioni di Npl, niente aumento
Più cessioni di crediti deteriorati, ben oltre i target dell’attuale piano. L’amministratore delegato di Banco Bpm, Giuseppe Castagna, mette le mani avanti in vista del 2018 indicando un più ambizioso piano di cessioni di Npl per un totale di 11 miliardi di euro rispetto agli 8 miliardi indicati dal piano strategico.
Parole che hanno dato sprint al titolo Banco Bpm che sale del 2,2% a 2,602 euro, risultando il miglior performer del settore bancario.
Castagna: su capitale siamo assolutamente tranquilli
Castagna ha inoltre escluso categoricamente il rischio di un nuovo aumento di capitale nel corso del prossimo anno a causa delle nuove regole Ue. “Per quanto riguarda Bpm l’ipotesi è esclusa in modo categorico. Sul capitale siamo assolutamente tranquilli”, sono le parole del ceo in un’intervista concessa al Sole 24 Ore. “Con l’applicazione immediata dell’Ifrs9 – argomenta Castagna – siamo in grado di poter alzare il target di piano di cessione di Npl, senza impatto sul conto economico, di almeno 3 mld, portandolo da 8 ad almeno 11 mld”.
Cessione Agos Ducato non è tra le priorità
A livello strategico il numero uno della banca nata dalla fusione di Banco Popolare e Bpm non vede all’orizzonte la necessità di cedere la quota detenuta in Agos Ducato, pari al 39% del capitale. Una società da 300 mln di utile. Castagna considera tale cessione come “una carta di riserva”. Tra le altre opzioni c’è la cessione dell’attività di merchant acquiring per la gestione dei Pos dei negozianti, la banca depositaria che il ceo ritiene meno strategica dopo la cessione di Gestielle. “Le azioni potenziali di capital management non ci mancano e sono superiori a 1,5 mld”, asserisce Castagna.