Banco BPM, Bper e Mediobanca al test delle trimestrali. Outlook su utili, fatturato e possibili sorprese
Gli analisti di Equita SIM hanno fatto il punto della situazione sulle condizioni in cui versa l’intero settore bancario, andando contestualmente a presentare le loro preview per le singole banche. Riguardo all’intero comparto, Equita SIM ha rivisto al rialzo le stime relative al periodo compreso tra il 2022 e 2024, dopo aver aggiornato lo scenario sul fronte dei tassi di interessi, precisando, in una nota, che “in particolare, nel panel delle banche commerciali, i nostri nomi preferiti sono UniCredit e Banco BPM tra le large caps e Credem tra le mid cap”.
“Effettuiamo un aggiornamento sul settore in vista dei risultati del terzo trimestre del 2022, che ci aspettiamo possa essere un altro buon trimestre dal punto di vista operativo, supportato dal beneficio al margine netto di interesse dall’aumento dei tassi di interesse” da parte della Bce. “Con un livello medio di tre milioni di euro nel terzo trimestre, pari allo 0.48%, ie +84 punti base rispetto al secondo trimestre del 2022, stimiamo un NII (margine di interesse) +4% su base trimestrale. Dall’altro lato ci aspettiamo un rallentamento sul fronte delle fees (commissioni) sia per via della tipica stagionalità trimestrale, ma anche per l’impatto sulla raccolta indiretta dall’andamento negativo dei mercati“.
In questo contesto, si legge nel commento, “sebbene i tassi di default dovrebbero essere rimasti a livelli estremamente
bassi, non escludiamo che le banche decidano di adottare un approccio prudente anche a seguito delle recenti indicazioni del regolatore. Stimiamo quindi un CoR (costo del rischio) medio di 51bps (rispetto ai 30bps nel secondo trimestre del 2022)”.
Equita SIM stima anche che, nel complesso, le banche italiane “alzeranno la guidance sul 2022”.
Di conseguenza, “abbiamo aggiornato le nostre stime per il 2022-24, per tener conto di uno scenario più realistico sui tassi di interesse (media di EUR 3 milioni al 2,2%- 2,4% nel 2023-24, quindi meno aggressivo di quanto scontato dalle curve forward), parzialmente compensato da commissioni più basse e LLP (accantonamenti per perdite sui crediti) più elevati (che incorporano un tasso di default dell’1,5%-2%) a causa del rallentamento economico”.
“Abbiamo quindi aumentato il valore degli utili netti relativi al 2022 in media dell’11% e quelli 2023-24 del 4%“.
Equita sulle banche italiane: il commento sulle valutazioni
Cosa dire riguardo al trend dei titoli delle banche italiane?
“Le valutazioni continuano a essere contenute, con il settore che tratta a un P/TE medio in area 0.5x. Sebbene le prospettive di medio-lungo termine sembrino essere migliori, i rischi sono principalmente legati all’evoluzione del contesto macro, a ulteriori aumenti degli spread e a improvvisi cambiamenti normativi. Ribadiamo la nostra view di favorire quei soggetti relativamente meno esposti al costo del rischio e con una solida posizione patrimoniale, e al tempo stesso caratterizzati da una forte sensitivity ai tassi“. Ed è qui che da Equita SIM precisano che, tra le banche commerciali, “i nostri nomi preferiti sono UniCredit e Banco BPM tra le large caps e Credem tra le mid cap“, come menzionato sopra.
Equita SIM ha diramato il suo outlook per le banche italiane più importanti.
Banco BPM, conti III trimestre: preview Equita SIM
“Banco BPM (BAMI) riporterà i risultati del terzo trimestre del 2022 il prossimo 8 novembre. Ci aspettiamo una buona performance operativa, con un margine netto di interesse NII atteso in rialzo per il terzo trimestre consecutivo, iniziando a beneficiare – seppur in modo ancora parziale – dall’incremento dello spread commerciale. Sul fronte commissioni, il terzo trimestre è visto in calo del -3% su base trimestrale (piatto su base annua), scontando la tipica stagionalità del trimestre oltre che l’impatto sulla raccolta indiretta dall’andamento volatile dei mercati, mentre ci aspettiamo una buona tenuta dalle commissioni bancarie tradizionali. Seppur riteniamo che il default rate si sia mantenuto si livelli estremamente contenuti, non escludiamo che Banco BPM possa incrementare gli accantonamenti per rafforzare ulteriormente il coverage. Stimiamo quindi un CoR (costo del rischio) in area 70bps. Per quanto riguarda il CET1, oltre all’impatto (contenuto) causato dall’incremento dello spread sulla variazione della riserva FVOCI, è ragionevole attendersi un impatto negativo causato dall’internalizzazione delle partnership bancassicurative ex-Covea, in attesa dell’autorizzazione all’utilizzo del Danish Compromise“.
Le stime di Equita SIM sui conti di Banco BPM nel terzo trimestre sono così riassunte:
- Margine netto di interesse: 542 milioni (+3% su base trimestrale, +5% su base annua).
- Fatturato totale: 1,102 miliardi (-2% su base trimestrale, piatto su base annua).
- Utile operativo: 476 milioni (-2% su base trimestrale e su base annua).
- Accantonamenti per perdite su crediti: -200mn, con costo del rischio a 73 bps (rispetto ai 55-60bps della guidance per l’anno).
- Utile netto: 107 milioni.
Equita SIM continua:
“Alla luce delle evidenze sul fronte dei tassi di interesse, non escludiamo che il management possa rivedere al rialzo la guidance sul 2022 (EPS > €0,4ps)”.
Equita a tal proposito ha comunicato che “le stime per il triennio 2022-23-24 sono state rispettivamente alzate a +12%/+11%/+3%, per il maggiore margine netto di interesse (in crescita del 15% in media sul 2023-24), parzialmente compensato da minori fees (commissioni) e maggiore CoR (costo del rischio)”.
Equita SIM ha migliorato anche “il target price su Banco BPM del 4% a 4 euro per azione a fronte di un P/E nel 2023 pari a 7,1 volte e un P/TE pari a 0,5 volte con ROTE al 6,5%)“.
Il rating “buy” assegnato al titolo è stato motivato dalla SIM milanese per i seguenti motivi che contraddistinguono la banca guidata dall’AD Giuseppe Castagna:
- Tra le banche domestiche con la più alta sensitivity dell’NII al rialzo dei tassi di interesse.
- Elevato appeal speculativo sul titolo.
- Nonostante il miglioramento dell’efficienza operativa e dell’asset quality, il titolo continua a trattare a sconto rispetto alla media di settore (P/TE 0,35x rispetto al P/TE medio 0,5x) e offre una remunerazione attraente (2022 dividend yield
superiore all’8%).
Conti Bper III trimestre: preview Equita SIM
“Bper riporterà i risultati del terzo trimestre del 2022 il prossimo 7 novembre. Il terzo trimestre – spiegano da Equita SIM –sarà il primo trimestre con il pieno consolidamento di Carige, motivo per cui il confronto sia su base trimestrale che su base annua è poco significativo. Non ci aspettiamo che il terzo trimestre si caratterizzi per particolari elementi one- off, che dovrebbero invece influenzare il quarto trimestre del 2022 e il primo trimestre del 2023 (cessione del merchant acquiring a Nexi, costo per le uscite del personale, dismissione del portafoglio NPE, oneri di integrazione Carige).
Per il terzo trimestre del 2022, Equita SIM prevede per Bper:
- Margine netto di interesse NII: 448 milioni
- Totale ricavi: 979 milioni
- Utile operativo: 339 milioni
- LLP (accantonamenti per perdite sui crediti): -126 milioni (55 punti base)
- Utile netto: 73 milioni
La SIM comunica di aver effettuato “un fine tuning delle stime 2022-25”. In particolare abbiamo, Equita SIM ha:
- Incrementato l’NII del 3% sul 2022 e del 7% in media sul 2023-25.
- Limato le net fees del -3% in media nel periodo 2023-25, per riflettere principalmente minori commissioni da attività di AM alla luce di uncontesto di mercato meno favorevole e una più lenta ripresa nella traiettoria di crescita della raccolta indiretta.
- LLPs 2022-24 aumentato del 9% in media, con un CoR medio incrementato di 7bps a 68bps (76bps al 2023).
- Complessivamente abbiamo sostanzialmente confermato le stime 2022 e 2024 e incrementato del 3%-4% quelle al 2023-2025.
La SIM ha spiegato che le stime 2024-25 a livello di bottom line sono sostanzialment allineate ai target di piano” e che, “dopo aver fatto il rolling della valutazione al 2024 e Incorporando le nuove stime e un Ke più elevato per riflettere l`incremento dei tassi risk free, ribadiamo il TP a €2.3ps. Al target il titolo tratterebbe con un 2022-23E P/E = 7.1x-6.9x, P/TE = 0.4x a fronte di un ROTE di c.6%. Il titolo tratta a valutazioni compresse (2022E P/TE 0.3x, dividend yield > 6%) – si legge nella nota – ribadiamo HOLD considerando le complessità che BPE dovrà affrontare nei prossimi anni, specialmente in relazione all’integrazione di
Carige e delle iniziative”.
Mediobanca: preview conti Equita dopo ‘buona partenza CheBanca!’
Equita mette in evidenza la “buona partenza d’anno per CheBanca!”.
“CheBanca! ha riportato risultati del primo trimestre fiscale 2022/2023 con ricavi e utile in crescita nonostante il difficile contesto sui mercati negli ultimi mesi (flussi mercato Assoreti luglio ed agosto -30%su base annua).
In particolare, nel primo trimestre fiscale del 2022/2023 i risultati sono stati i seguenti:
– Ricavi: 100,3 milioni (+5,1% su base annua, piatti su base trimestrale)
– Costi operativi: -70.8 milioni (+2,3% su base annua, -3,3% su base trimestrale);
– LLPs: -2.5 milioni (-4,2 milioni nel primo trimestre fiscale del 2022 e -0.8 milioni nel quarto trimestre fiscale del 2022);
– Utile netto: 17,2 milioni (+15,4% su base annua, +14.7% su base trimestrale).
“I ricavi sono saliti del +5% su base annua, trainati dal contributo positivo delle commissioni (40,7 milioni, rispetto ai 34,5 ,milioni del primo trimestre fiscale del 2022, e in rialzo del 18% su base annua e in calo dello -0.3% su base trimestrale) e con margine netto di interesse NII in leggera discesa (59,2 milioni, rispetto ai 60,5 milioni del primo trimestre fiscale del 2022, in calo del 2% su base annua) a seguito di una contenuta sensitivity ai movimenti di tasso generata dalla gestione accentrata della tesoreria. All’interno delle commissioni, positivo il contributo sia dalle management fees (+1.9 milioni su base annua) che dalle banking fees (+2,2 milioni)”.
” Il C/I ratio (di CheBanca!) è migliorato di 200 punti base su base annua nonostante l’aumento dei costi per il personale dovuti al potenziamento della struttura distributiva (1.033 professionisti, +6% su base annua). L’utile pre-tax è in crescita del +17,2% su base annua a 25,9 milioni, l’utile netto a 17,2 milioni (+15,4% su base annua). Le masse totali sono stabili a 33,7 miliardi (+0.8% su base annua / -0.6% su base trimestrale) con aumento della componente AUM/AUA (16,7 miliardi, +1.6% su base trimestrale, circa il 50% dei TFA) e leggera riduzione dei depositi (17 miliardi, -2,6% su base trimestrale). La raccolta netta del trimestre è positiva (+223 milioni) e sbilanciata verso il gestito (AUM/AUA +673 milioni, depositi -450 milioni). Inoltre, la presenza di prodotti assicurativi ha permesso di limitare l’effetto mercato negativo sulle masse (-2.5% su base trimestrale, nel trimestre Global Equities -8%, Bond EU -7%). Lato attivo, gli impieghi sono cresciuti del +3% su base annua a 11,4 miliardi con LLPs in discesa da -4,2 milioni nel primo trimestre fiscale del 2022 a -2,5 milioni (con il costo del rischio sceso da 15bps a 9bps), seppur adottando un approccio prudente”.
Equita SIM sottolinea, riguardo ai risultati di CheBanca! che “si conferma, quindi, un’ottima qualità dell’attivo (attività deteriorate nette da 98,6 milioni a 95,8 milioni grazie all’aumento del tasso di copertura, +20bps su base trimestrale) nonostante il contesto macro. Sofferenze nette su impieghi netti in positivo leggero calo a 0,28% (-1bps su base trimestrale)”
Mediobanca presenterà i risultati del suo primo trimestre fiscale del 2023 il 27 ottobre.
Sull’intera divisione di wealth management Equita ha una stima di un utile netto pari a 30 milioni e di ricavi a 181,6 milioni.