Banche: sofferenze nette in lieve risalita ad agosto a 32,5 miliardi
In calo ad agosto 2019 le sofferenze nette, ossia quelle al netto delle svalutazioni e accantonamenti già effettuati dalle banche con proprie risorse. Secondo quanto rivela l’Abi le sofferenze si sono attestate a 32,5 miliardi di euro, in calo rispetto ai 40,5 miliardi di agosto 2018 (-8 miliardi pari a -19,8%). Il calo è ancora più accentuato se poste a confronto con agosto 2017 quando erano pari a 65,6 miliardi (-33,1 miliardi), quindi il 50,5% in meno e ancora di più se si raffrontano con il livello massimo delle sofferenze nette raggiunte a novembre 2015. All’epoca le sofferenze erano pari a 88,8 miliardi e rispetto ad oggi quindi la flessione è di oltre 56 miliardi, pari a -63,5 per cento.
GUardando ai mesi scorsi però si nota un aumento. Le sofferenze nette che pesano sui bilanci delle banche italiane sono cresciute difatti ad agosto a 32,5 miliardi dai 31,9 di luglio e dai 31,8 di giugno.
Mutui alle famiglie in crescita, calano prestiti alle imprese
Il rapporto sofferenze nette su impieghi totali, continua l’Abi, si è attestato all’1,87% ad agosto 2019 (era 2,36% ad agosto 2018, 3,84% ad agosto 2017 e 4,89% a novembre 2015). Nel Rapporto di ottobre, l’associazione guidata da Antonio Patuelli rivela anche che a settembre 2019 il tasso di interesse medio sul totale della raccolta bancaria da clientela (somma di depositi, obbligazioni e pronti contro termine in euro a famiglie e società non finanziarie) è pari in Italia a 0,60%, (0,60% anche nel mese precedente) ad effetto del tasso praticato sui depositi (conti correnti, depositi a risparmio e certificati di deposito), pari a 0,37% (0,37% anche nel mese precedente), del tasso sui PCT, che si colloca a 1,71% (1,72% il mese precedente) e del rendimento delle obbligazioni in essere, pari a 2,32%.
Dai dati al 30 settembre 2019, emerge inoltre che i prestiti a famiglie e imprese registrano una crescita su base annua pari al +0,7%. Ad agosto crescono i mutui in essere delle famiglie (+2,5% su base annua), mentre calano i prestiti alle imprese (-0,7%).