Notizie Notizie Italia Banche: sofferenze nette ancora in flessione a febbraio

Banche: sofferenze nette ancora in flessione a febbraio

14 Aprile 2020 15:14

Continua il calo delle sofferenze nette, quelle cioè al netto delle svalutazioni e accantonamenti già effettuati dalle banche con proprie risorse, che nel mese di febbraio 2020 si attestano a 25,9 miliardi di euro contro i 33,6 miliardi di febbraio 2019, con una flessione di 7,7 miliardi pari a -22,8%.

Il calo è ancora più evidente se si confronta con i 54,5 miliardi di febbraio 2018 (-28,6 miliardi pari a -52,4%) e rispetto al livello massimo delle sofferenze nette, raggiunto a novembre 2015 (88,8 miliardi), la riduzione è di circa 63 miliardi (pari a -70,8%). Così rivela l’Abi nel suo consueto rapporto mensile secondo cui il rapporto sofferenze nette su impieghi totali è dell’1,53% a febbraio 2020 (era 1,95% a febbraio 2019, 3,16% a febbraio 2018 e 4,89% a novembre 2015).

Nel report si evidenza inoltre che in Italia i depositi (in conto corrente, certificati di deposito, pronti contro termine) sono aumentati, a marzo 2020, di oltre 77 miliardi di euro rispetto ad un anno prima (variazione pari a +5,1% su base annuale), mentre la raccolta a medio e lungo termine, cioè tramite obbligazioni, è scesa, negli ultimi 12 mesi, di circa 12 miliardi di euro in valore assoluto (pari a -5,0%). La dinamica della raccolta complessiva (depositi da clientela residente e obbligazioni) risulta in crescita del +3,7% a marzo 2020.

Prestiti con il segno più a marzo

Nel mese di marzo inoltre i prestiti a famiglie e imprese sono aumentati dell’1,4% rispetto a un anno fa. L’incremento rispetto al dato di febbraio 2020, quando l’aumento è stato dell’0,5%, è riconducibile agli effetti delle diverse moratorie attivate a marzo (moratorie Abi, moratorie previste dal decreto legge n.18 del 17 marzo e moratorie attivate dalle singole banche) e dal maggior utilizzo delle linee di credito.